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Il sindaco Marco Troiano risponde alle iene: «Fake news». E annuncia querele per diffamazione

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Il sindaco Marco Troiano risponde alle iene: «Fake news». E annuncia querele per diffamazione

Marco Troiano entra negli ambienti in fase di ristrutturazione dell’ex oratorio di Maria Bambina e sorride, provocatorio, indicando i muri appena imbiancati, i condizionatori, i dispositivi del wifi: «Cosa ne dite di questa catapecchia?».

È la prima risposta al servizio delle Iene di domenica, nel quale Francesco di Giuseppe ha definito proprio “catapecchia” la struttura. Contestando la valutazione di un milione e mezzo di euro, cifra pagata dal Comune.

Troiano ha aspettato alcuni giorni prima di rispondere, convinto della necessità di «lasciar passare un po’ di tempo, perché fosse chiaro che il servizio è un autogol per chi pensava di trarne vantaggio».

Il sindaco critica i modi e gli stili del programma, afferma, primo tra tutti l’aver intervistato comodamente seduti nei loro ambienti di lavoro le persone schierate contro il progetto e al contrario intercettando a sorpresa per strada il parroco don Vittorino Zoia e il sindaco stesso: «Aspetto le iene nel mio ufficio, come ho detto loro già l’altra volta, per rispondere a tutte le domande. Mandando il video in diretta, così che vedano tutti, senza tagli».

Inoltre, aggiunge, è critico per la scelta di lasciar intendere che gli intervistati fossero persone qualsiasi. Vale a dire il «presunto esperto», parole di Troiano, architetto Marco Mineo, «ex candidato consigliere comunale per la Lega» e le due persone i cui volti non sono stati mostrati, ma che Troiano individua come «un ex assessore e consigliere comunale di Forza Italia, ora nel polo civico e un ex e futuro candidato nelle liste della Lega». Nomi non ne fa, molti in città li hanno riconosciuti e Troiano li definisce «ridicolmente riconoscibili», annunciando per tutti e tre «querele per diffamazione».

qui sotto il video integrale della conferenza stampa

Troiano però non si sottrae al merito dei contenuti andati in onda, esprimendo il «dubbio che questo servizio e le sue tante dimenticanze e leggerezze siano stati concepiti per avvantaggiare quello stesso centrodestra che prevedeva che l’edificio di Maria Bambina venisse buttato giù per costruirci nuovi palazzi».

La chiave dell’accusa delle Iene è nelle cifre. Se la parrocchia, si sono chieste, ha acquistato l’oratorio di Maria Bambina dalle suore, ex proprietarie, nel 2005 a circa 450mila euro, come è possibile che 15 anni dopo il Comune lo paghi 1 milione e mezzo? La risposta della parrocchia, che si può leggere nel dettaglio cliccando qui, è che quello del 2005 era un accordo tra privati, enti religiosi che hanno inserito nella trattativa anche diversi fattori. La risposta di Troiano è che «non deve interessare, a un’amministrazione pubblica, quanto sia stato pagato un bene. Il valore lo stabilisce una perizia, giurata e depositata in Tribunale».

Realizzata dal perito della parrocchia, indicava un prezzo di un milione e mezzo. Il Comune, ha aggiunto il sindaco, ha poi chiesto un’ulteriore perizia, anch’essa giurata, al perito di cui si serve la procura «e quest’ultimo ha dato un valore ancora più alto: 1.650.000 euro. L’accordo è rimasto però sulla cifra di un milione e mezzo».

Nella trasmissione si parla anche di un intervento di un dirigente comunale che avrebbe valutato l’edificio tra i 750mila e gli 800mila euro. «Altra fake news, falsità – continua Troiano –, nella nota del dirigente non si parla di cifre. È solo scritto che, demolendo l’edificio e ricostruendolo, il costo sarebbe inferiore al milione e mezzo. Ma il nostro scopo era salvare l’edificio».

Quanto alla necessità del bando o di un’asta pubblica, prosegue, «ancora una volta il presunto “esperto” ha sbagliato tutto, dato che anche i Revisori dei conti del Comune (nominati dalla Prefettura, non dalla maggioranza che governa Brugherio) con un parere dell’8 aprile, ovviamente non citato dalle Iene, hanno confermato la correttezza e regolarità della procedura seguita dall’Amministrazione comunale».

L’edificio sarà utilizzato come sede di associazioni: già in 52 hanno richiesto di poterlo utilizzare. «Stiamo valutando – conferma il sindaco –, mentre abbiamo già destinato l’ex teatro (nella foto in alto ndr) al centro anziani».

Il servizio delle iene ha avuto uno strascico spiacevole. Nella notte di martedì sono comparse su almeno 3 muri scritte offensive nei confronti del parroco e del sindaco. «Chi scrive sui muri – attacca Troiano – è un topo di fogna senza coraggio, che esce di notte e torna nella fogna quando spunta il sole. Queste cose non mi intimoriscono, anzi mi danno la carica in vista delle elezioni del 10 giugno, per impedire che possa tornare a governare chi sa lavorare solo nel fango».

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