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Dietro le quinte del referendum. Matite, buste, verbali e sorveglianza: il viaggio nascosto della vostra scheda

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Dietro le quinte del referendum. Matite, buste, verbali e sorveglianza: il viaggio nascosto della vostra scheda

 

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Sono le 23,08 della domenica elettorale quando arriva in municipio il primo dato ufficiale, quello dell’affluenza. Lo porta Giuliano dal seggio Sciviero, è un dipendente comunale e oggi “diffusore”, vale a dire uno dei 5 elementi di contatto tra seggio e ufficio elettorale che il Comune ha attivato per il referendum.

«Per votare bastano pochi minuti – spiega il responsabile dell’ufficio, Stefano Agnes –, ma è un’attività che in Comune viene preparata fin da 50 giorni prima». La prima operazione è l’aggiornamento degli archivi, soprattutto a seguito di cambi di residenza.

 

IL RITIRO DI SCHEDE E MATITE CON LA POLIZIA

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Stefano Agnes

«A una settimana dal voto – prosegue Agnes – alcuni dipendenti comunali, scortati dalla Polizia locale, ritirano a Monza le schede e le urne elettorali, già divise per sezione: vengono conservate e sorvegliate in una stanza chiusa del Municipio».

Il sabato alle 15 vengono consegnate nelle sezioni, sotto la stretta sorveglianza delle Forze dell’ordine. L’aula intanto è stata allestita dal mezzogiorno con le cabine elettorali e la cancelleria procurata dal Comune, oltre che con le celebri matite ministeriali. Sono indelebili? «Sulla scheda elettorale direi proprio di sì – afferma Agnes –. Se hanno un problema è che la punta si spezza facilmente».

 

LE OPERAZIONI AL SEGGIO E LA FIRMA DI OGNI SCHEDA

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Le attività iniziano il sabato alle 16, quando presidente, segretario e scrutatori si presentano al seggio.

L’operazione più importante, oltre alla compilazione delle prime parti dei verbali, è la timbratura delle schede: ogni sezione timbra e sigla il numero di schede, senza mai aprirle, corrispondente agli elettori aventi diritto di voto.

Le schede rimanenti (ne vengono inviate sempre in eccesso, rispetto al numero dei votanti) vengono messe da parte e verranno riconsegnate alla chiusura.

 

SPOGLIO NOTTURNO SENZA LE SCHEDE AVANZATE
consegna-busteLo sportello polifunzionale resta aperto tutto il giorno «con anche 20-30 persone in coda, nei momenti di punta, per aggiornare carte d’identità e tessere», dice Agnes.

Dal sabato Milena, nell’Ufficio elettorale, risponde alle telefonate dei presidenti di seggio che chiedono chiarimenti.

Alle 23 il lavoro si intensifica. Arrivano per primi i diffusori, con i dati ufficiali dell’affluenza da comunicare immediatamente alla Prefettura. Qualche minuto dopo tornano con le schede che non sono state utilizzate nei seggi: «È fondamentale – afferma il responsabile – che nel momento dello spoglio non ci siano nell’aula altre schede oltre a quelle depositate nelle urne».

 

CONTROLLO DEI VERBALI E L’ARCHIVIAZIONE

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Infine arrivano i primi presidenti di sezione con i verbali compilati e le schede del voto: inizia la sezione 8, che consegna tutto 11 minuti dopo mezzanotte.

Massimiliano, l’esperto di procedure, con Matilde effettua una prima verifica di congruità di alcuni dati principali (foto in alto), controlla che ogni documento sia nella busta giusta e, se tutto è a posto, lo smista tra l’ufficio elettorale e il deposito allestito per l’occasione in comune, dove viene preso in carico da Gabriella e Sonia. Intanto, Fabrizio e Milena trasmettono i dati parziali alla Prefettura, supportati anche dal sindaco Marco Troiano e dal vicesindaco Giovanna Borsotti che seguono lo spoglio dall’ufficio.

Alle 2,30 tutti i dati sono ricevuti, archiviati, trasmessi. La notte elettorale è finita, si chiudono le porte dell’ufficio e il cancello del Comune. Anche a Brugherio, ha vinto il No.

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