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L’assessore Lista ricorda Giltri: «Un galantuomo»

Cronaca

L’assessore Lista ricorda Giltri: «Un galantuomo»

«Si distingueva per il suo naturale tratto signorile che poteva farlo apparire “altero”. In realtà era persona schiva, riservata e sobria». Così Gaetano Lista, assessore nella seconda giunta Giltri, ricorda l’ex sindaco. «Come molti della sua epoca – aggiunge -, veniva dalle fila dell’Azione Cattolica. Questa sua esperienza formativa non amava ostentarla ma praticarla nel concreto. Uomo credente, la sua vita era animata da una fede profonda».

Politicamente, è stato «il sindaco del cambiamento: con la sua amministrazione ha trasformato la città, tanto che per molti anni a Brugherio la figura del Sindaco si è identificata con la persona di Ettore Giltri». Il periodo storico «era di grandi fermenti e trasformazioni – ricorda Lista -. Giltri ha saputo essere il sindaco di tutti i brugheresi, non solo dei locali ma anche che di quelli che venivano da fuori: gli immigrati».

Un «galantuomo» che fu «uomo del dialogo: anche durante gli scontri più duri – afferma l’ex assessore – sia in giunta che in consiglio comunale, riusciva a superare con pacatezza e lucidità dialettica le difficoltà che insorgevano durante il dibattito su argomenti importanti e delicati. Spesso anche con una battuta ironica». Sotto la sua amministrazione nacquero «la scuola Kennedy, la don Camagni, la Torazza, la Corridoni, la Clerici. Approvò il primo Piano regolatore della città. Contribuì a realizzare case popolari. Promosse i comitati di quartiere e avviò il Notiziario comunale. Sviluppò la Biblioteca civica e riorganizzò i servizi comunali».

In giunta si considerava un sindaco “Primus inter pares”, afferma oggi Lista: «Orientando, guidando, correggendo, senza mai la pretesa di imporre il suo punto di vista o di far valere la autorità del suo ruolo. Non aveva timore o paura che qualcuno dei suoi potesse fargli ombra, anzi mostrava apprezzamento e sostegno verso tutto ciò potesse servire a migliorare i sevizi della città, e questo dimostra la grandezza dell’uomo». Per il bene fatto in favore della comunità, conclude, «sono certo che l’Amministrazione Comunale saprà ricordarlo in ma

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