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Piano del traffico, le reazioni dei commercianti: «No alla chiusura della strettoia»

Politica

Piano del traffico, le reazioni dei commercianti: «No alla chiusura della strettoia»

Il fronte comune dei commercianti presenti l’ha chiesto in coro: non si chiudano la piazza e la strettoia sotto al campanile. L’hanno detto direttamente al sindaco e agli assessori Marco Magni, Giovanna Borsotti, Mauro Bertoni e Graziano Maino, presenti lunedì alla serata sul Piano del traffico.

Chiude il centro, chiude il commercio
Visigalli, di “Amica Casa”, ha sostenuto che «chiudere il centro significa chiudere i negozi. Piuttosto mettiamo telecamere sotto al campanile e limite di velocità a 20 all’ora». Carlo Dell’Orto, di “Ottica Sangalli” ha raccomadato attenzione per via Oberdan, dichiarandosi stupito «che secondo i rilievi risulti essere una delle strade più rumorose della città. Siamo sicuri che i dati siano corretti?». Secondo Stefano Manzoni (“Pasta fresca”), i nuovi sensi di marcia conseguenti alla chiusura della strettoia «dissuadono le auto ad entrare in centro. E se non c’è traffico il commerciante non investe, i negozi anziché modernizzarsi, imbruttiscono. E con loro la città. Il pedone passeggia se si opera un progetto complesso di riqualificazione urbanistica». Dello stesso avviso Pietro Beretta del “Bar sport”: «Non si fa vivere il centro portando fuori il traffico. Ne sono un esempio la domenica pomeriggio e le sere d’estate: se non ci sono manifestazioni, la piazza è vuota».

Non allontaniamo le auto
L’opinione di Roberta Bordin, responsabile del mercato, è che «sia necessario portare la gente in centro, e quindi le macchine. Non dirottarle all’esterno. Le proposte devono vincolare commercio, viabilità, sicurezza». I rappresentanti politici del Nuovo Centrodestra, che hanno partecipato a tutte le serate, temono che il Piano nasca «sulla base di monitoraggi e interviste agli automobilisti, che sappiamo essere per buona parte non residenti a Brugherio. È alle esigenze di questi ultimi, non residenti, che l’Amministrazione sta dando risposta?».

Il tecnico non conosce la città
Luciano Gironi, titolare del Centro Cfb, è stato l’autore dell’intervento forse più articolato: «Il modo migliore per educare, è stabilire regole giuste – ha sostenuto – che corrispondano alle esigenze reali, e farle rispettare. È diseducativo stabilire regole che non si possano rispettare». Nello specifico, ha aggiunto, «il tecnico che ha studiato il Piano ha elaborato una cartina ben fatta, ma non conosce la vita della città». Quindi la richiesta, che poi è quella di tutti, è che «la politica si prenda carico delle esigenze di tutti. L’analisi politica- ha precisato – deve prevalere sulla tecnica», concludendo poi con un’accenno all’ipotesi di parcheggi a pagamento: «Non siano utilizzati per fare cassa, ma per agevolare la vita dei cittadini». La seduta si è conclusa con l’impegno dei commercianti di presentare al Comune, unitariamente ed entro 20 giorni, un progetto alternativo alla chiusura della strettoia di via Tre Re, che salvaguardi la sicurezza dei pedoni.

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