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Caldo e clima afoso. I consigli del medico di famiglia dottor Vincenzo Valesi

Salute

Caldo e clima afoso. I consigli del medico di famiglia dottor Vincenzo Valesi

Dedichiamo la rubrica salute di questa settimana al caldo e agli effetti sulla salute. Ce ne parla il dottor Vincenzo Valesi, medico esperto in medicine non convenzionali, ma anche medico di famiglia a Brugherio. Figura molto nota in città, è autore dell’ opera “I Rimedi Naturali del Medico di Famiglia” edito dalle Macroedizioni dove propone una visione pratica dei rimedi naturali come possibile soluzione delle più comuni patologie che ci affliggono quotidianamente. La sua ultima fatica un manuale di circa 120 pagine edito dalle Macroedizioni, dal titolo “Curare la candida con terapie naturali”. Il nuovo libro è stato presentato nel mese di maggio di quest’anno.

 

 

Il caldo quali danni può provocare?

L’essere umano è un animale cosiddetto “a sangue caldo”: cioè significa che  possiede dei sistemi di regolazione  per adattarsi  alle modificazioni della temperatura esterna e mantenere  la temperatura del corpo costante, principalmente il sudore, la cui evaporazione provoca raffreddamento sottraendo calore al corpo. Pertanto  un caldo eccessivo può provocare  una eccessiva perdita di liquidi e sali minerali attraverso il sudore e la traspirazione, una vasodilatazione generalizzata da cui  abbassamento della pressione arteriosa, una stasi venosa periferica che aggrava situazioni di insufficienza venosa degli arti inferiori e trasudazione di liquido dai capillari sanguigni  nell’interstizio da cui sensazione di pesantezza delle gambe; fenomeni localizzati quali crampi; abbassamento della pressione arteriosa fino allo svenimento specialmente in soggetti che già abitualmente soffrono  di pressione bassa; concentrazione delle urine con conseguente predisposizione alla formazione di calcoli renali.

 

Bambini e anziani: quali accorgimenti adottare anche a livello alimentare

Bambini piccoli e vecchi  sono particolarmente esposti alle conseguenze di questa situazione sia  perché i loro sistemi di adattamento sono meno pronti ed efficaci, sia perché in  entrambi c’è minore autonomia e capacità di percepire e manifestare la necessità di un maggior apporto di liquidi per reintegrare quelli persi.  Nel vecchio c’è una riduzione del senso della sete, da cui quasi sempre un insufficiente apporto di acqua rispetto al reale fabbisogno, spesso con conseguenze anche gravi, addirittura fino al coma.

Per quanto riguarda l’alimentazione, nel periodo estivo dovremmo privilegiare alimenti ricchi di acqua: frutta e verdura cruda e cotta, insalate, pomodori, tutti alimenti ricchi anche di quei sali minerali che il nostro organismo deve reintegrare insieme all’acqua.

 

La natura in questi casi cosa ci può offrire?

L’acqua e tutto ciò che la contiene. La natura, che è intelligente, nel periodo caldo è straordinariamente ricca di alimenti appartenenti al regno vegetale. Dovremmo sempre guardarci intorno e preferire per questo motivo frutta e verdura di stagione, perché la natura ci dona a piene mani in ogni periodo dell’anno quello che per quel periodo più ci è necessario. Le catene della grande distribuzione e la globalizzazione dei mercati ispirati dalle leggi del marketing inducono spesso falsi bisogni, portando invece in ogni momento dell’anno cibi e alimenti che ci allontanano   da quelle che sono le nostre reali necessità. Dovremmo ridurre l’apporto di carboidrati (pasta e pane) e di grassi soprattutto saturi quali burro, di carni soprattutto rosse, di insaccati, latte e prodotti caseari. Ridurre l’assunzione di alcoolici (vino, birra). Organizzando più frequentemente delle  belle “insalatone” che oltre ai vantaggi suddetti (apporto liquidi e sali) hanno anche quello di limitare  l’apporto calorico favorendo il recupero del peso forma. In  ogni caso il consumo di frutta e verdura di stagione, cotta e cruda, dovrebbe aumentare rispetto alla stagione invernale. La verdura e la frutta  sono ricchi anche di sali minerali quali potassio, magnesio, vitamine del gruppo B, vitamina C, D, ed E, che favoriscono l’efficienza  del sistema immunitario, la compattezza delle ossa, la bellezza della pelle e hanno anche una azione antiinvecchiamento (non solo a livello cutaneo).

 

Dieci regole per affrontare al meglio il caldo torrido

Volendo schematizzare potremmo  elencare 10 regole utili a difenderci dal caldo torrido dell’estate:

  1. Evitare di uscire nelle ore più calde della mattina e del pomeriggio
  2. Ventilare adeguatamente gli ambienti creando se è possibile un flusso di aria
  3. Per chi va al mare o in montagna evitare di esporsi al sole  dopo le 11 e prima della 16-17 perché oltre al pericolo del caldo c’è quello dell’esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti
  4. Introdurre almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno (se non ci sono problemi di insufficienza renale o cardiopatia congestizia)
  5. Consumare molta più frutta e verdura
  6. Assumere bevande non troppo fredde e gasate, perché se pur danno sollievo limitano il desiderio di apportare quella quota in più di acqua che invece ci è necessaria
  7. Ridurre bevande alcooliche, vino e birra, specie se freschi perché il piacere dalla loro assunzione è seguito da una vasodilatazione con aumento della sudorazione che contribuisce alla disidratazione. Eliminarli prima di mettersi alla guida
  8. Se non ci sono problemi di pressione alta un modico aumento della assunzione di sodio sotto forma di sale marino integrale è consentito
  9. Per quanto riguarda gli indumenti evitare quelli che più aderiscono e si appiccicano alla pelle perché limitano la necessaria dispersione di calore corporeo
  10. Avere una particolare attenzione nel vigilare lo stato di idratazione di bambini piccoli e vecchi 
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