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Casa di Comunità, Bertolaso: «Cantiere al via entro fine 2024»
La Casa di comunità al centro commerciale Kennedy sarà realizzata «entro il 31 marzo 2026». Lo ha detto l’assessore al welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, in risposta a due interrogazioni presentate dai partiti di opposizione Patto civico (qui la risposta integrale a Patto civico) e Movimento 5 stelle (qui la risposta integrale al Movimento 5 stelle). In realtà, Bertolaso ha indicato la scadenza ultima concessa dal PNRR per la realizzazione delle opere, ma ha lasciato intendere che l’opera si farà. E non era scontato.
La Casa di comunità (una sorta di via di mezzo tra guardia medica e ospedale) al centro Kennedy era stata annunciata a fine 2021 e una prima ottimistica previsione dell’ASST ne immaginava l’apertura entro l’estate 2022, previsione poi slittata alla fine del 2022. Oggi, un anno e mezzo dopo, il cantiere non è ancora neppure partito.
«La ASST Monza (ora IRCCS San Gerardo dei Tintori), – ha ricordato Bertolaso – al fine di rispettare le tempistiche imposte dal PNRR per l’apertura delle Case di Comunità, ha attivato nel Comune di Brugherio una Casa di Comunità provvisoria», presso l’ambulatorio di viale Lombardia, «mentre la Casa di Comunità definitiva troverebbe collocazione presso l’immobile di Via Kennedy».
Al momento, lo stato delle procedure è che la ASST Brianza, «ha ricevuto, per il tramite dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori, il progetto definitivo e la bozza del progetto esecutivo». Mancano la conferenza dei servizi e l’approvazione del progetto esecutivo. Presumibilmente, afferma Bertolaso, «i lavori potrebbero iniziare entro la fine dell’anno 2024» e «prevedono la durata di 210 giorni». L’appalto è stato peraltro già assegnato e dunque è improbabile che l’opera al Kennedy non venga realizzata: ci sarebbero da pagare salate penali.
Tutta da capire, però, quale sarà la convivenza tra l’ambulatorio di viale Lombardia e la nuova Casa di comunità. Secondo il brugherese Marco Fumagalli, ex consigliere 5 stelle e ora referente provinciale, «la Casa di Comunità in due sedi al Kennedy e in viale Lombardia è il minimo che possa essere fatto per dare una risposta alle esigenze della cittadinanza».
ASST e ATS in realtà non hanno mai chiarito quali servizi saranno semplicemente trasferiti da un edificio all’altro e quali invece saranno aggiuntivi e dunque davvero amplieranno le possibilità di curarsi dei brugheresi.
In altre parole, un conto è avere una Casa di comunità in aggiunta all’ambulatorio, ben altro invece sarebbe trasferire semplicemente i servizi, svuotando l’ambulatorio e non cambiando di fatto il livello del servizio sanitario in città.
Su questo, Bertolaso non si esprime, limitandosi a dire che «nelle Case di Comunità saranno attivati i servizi previsti […] per questa tipologia di struttura».
