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Oriani, una cucina di successo e le ricette di nonna Maria

Pier Luigi, Enrica, Laura e Alberto Pavarelli davanti al ristorante Oriani

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Oriani, una cucina di successo e le ricette di nonna Maria

Nel mese di luglio, la Regione Lombardia ha assegnato il titolo di “Attività storica” a 454 nuove attività commerciali. Tra loro anche il ristorante Oriani di via San Francesco d’Assisi 9, che quest’anno festeggia 64 anni di presenza sul territorio. Si aggiunge così alle altre 3 attività insignite del riconoscimento in città: Bosisio fiori, macelleria Piazza e Bottega Santini. Abbiamo intervistato i fratelli Alberto e Laura Pavarelli, che portano avanti, con i genitori, il ristorante di famiglia.

Nel mese di luglio 2023 il ristorante Oriani di Brugherio ha ricevuto l’attestato di riconoscimento come “attività storica dalla Regione Lombardia”. Come avete appreso la notizia?
Devo ammettere che ci è arrivata grazie alla stampa, ancor prima della comunicazione ufficiale, regalandoci questa bellissima notizia. Ci speravamo, avevamo fatto domanda diversi mesi fa avendo come requisito fondamentale il fatto di avere almeno 40 anni di attività, quest’anno il nostro ristorante dovrà spegnere 64 candeline e non c’era modo migliore di festeggiare questo traguardo! 

Cosa si prova?
È una soddisfazione grandissima, un riconoscimento che gratifica per tutto quello che abbiamo fatto. È qualcosa di più di una semplice targa da esporre, credo che per i clienti sia un ottimo biglietto da visita: anche chi ancora non ci conosce saprà che venendo da noi troverà storia, tradizione, dedizione e attenzione verso il cliente in un’atmosfera familiare. 

Ora un po’ di storia… quando nasce questa storica e radicata attività a Brugherio?
Tutto iniziò nel 1959 come una tipica latteria-bar di quei tempi grazie ai miei nonni Maria Oriani e Luigi Levati. Da allora si è trasformato. Prima in trattoria e poi, nel 1992, ricostruito da zero restando sempre ristorante nella sua posizione originale, in via San Francesco d’Assisi. Ai miei nonni si affiancano fin da subito i miei genitori Enrica e Pier Luigi che ancora oggi lavorano insieme a me e mia sorella Laura in questa lunga avventura di famiglia. Siamo dunque giunti alla terza generazione, sicuramente con la speranza che tutto questo si possa tramandare ancora per molto tempo.

Il ristorante Oriani in una foto degli anni '80
Il ristorante Oriani in una foto degli anni ’80

Come siete riusciti a stare al passo con i tempi mantenendo comunque un legame con le vostre radici?
Come accade in ogni attività di qualsiasi settore, con il passare degli anni c’è stata la necessità di soddisfare le richieste dei clienti in continuo cambiamento. Legate a mode o gusti differenti, così come all’introduzione di innovazioni all’interno della cucina stessa. Ma alla base di tutto però rimangono e rimarranno sempre gli insegnamenti e i segreti che in cucina si tramandano di generazione in generazione.

Quale è il segreto per superare le crisi e mantenere in vita una attività storica come la vostra?
Arriviamo da anni che sono stati veramente difficili. Quando parliamo di crisi il primo ricordo va alla pandemia che abbiamo affrontato a livello globale: nessuno era pronto e nessuno si sarebbe potuto immaginare una cosa del genere. Anche dai nostri fornitori arrivavano di continuo notizie di locali che chiudevano uno dopo l’altro. Quando il posto di lavoro è “la tua famiglia”, beh è normale che faresti qualsiasi cosa per salvarlo. Noi allora abbiamo riadattato il nostro modo di lavorare, non potendo più servire al tavolo in quei periodi, e grazie all’aiuto di ogni nostro singolo dipendente e al supporto di tutti i nostri clienti ne siamo venuti fuori credo più forti di prima.

Quali sono i piatti di cui andate più fieri e che vengono richiesti maggiormente dai clienti?
Senz’altro quelli tradizionali tramandati da nostra nonna come la cassoeula e la trippa, fatti mantenendo sempre la ricetta originale imparata da lei. I clienti amano molto questi piatti e insieme ai pizzoccheri e alla paella direi che sono i più richiesti.

Chi viene nel vostro ristorante quale piatto deve assolutamente provare?
Questa non è una domanda facile perché ogni giorno il menù è diverso e ricco di piatti sfiziosi e invitanti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se però dovessi scegliere un piatto in particolare direi i risotti, di qualsiasi tipo, perché quando li facciamo riceviamo sempre tantissimi complimenti.

Anna Lisa Fumagalli

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