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Duecento firme «per il decoro» in via Savio

Cronaca

Duecento firme «per il decoro» in via Savio

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Chi non frequenta le serate brugheresi forse non sa che uno dei centri più vivaci di ritrovo dei ventenni è via San Domenico Savio. Strada centrale ma riservata, ha un grande parcheggio, scarsissimo passaggio di auto e un locale tra i più apprezzati nella fascia d’età tra i 20 e i 30 anni. Grazie anche alla vivacità delle serate che organizza e alla creatività dei gestori. La strada, diverse sere all’anno, diventa sede di una festa spontanea, simili a quelle che si vedono sui Navigli di Milano. Anche se molto più in piccolo, coinvolgendo un centinaio di ragazzi, che peraltro sono inquadrati da una videocamera di sicurezza funzionante monitorata dalla Polizia locale.

Decoro, ordine, igiene
«I rumori delle nostre notti sono le voci, a volte urla, dei giovani. Il suono delle nostre mattine sono i bicchieri di plastica scalciati dai passanti», lamentano i residenti. In 201 hanno firmato a inizio novembre una petizione, corredata di 19 foto, che chiede al Comune di intervenire sulla via perché, si legge, “la situazione […] è ormai incontrollabile e la mancanza di decoro, ordine, igiene e tranquillità – specialmente nelle ore notturne – ha finito col rendersi insopportabile ai molti residenti del quartiere”.

“Responsabilità del Comune”
Secondo i promotori della petizione, che abbiamo incontrato, la colpa non sarebbe del locale di via Savio, il “Bundalinda”. «No – affermano – il locale fa il suo lavoro e fa ciò che gli è concesso dalle leggi e dal Comune. Noi non diciamo al locale cosa deve o non deve fare. Noi chiediamo al Comune che garantisca il decoro di queste vie e il riposo di chi ci abita. Come fare a ottenere queste cose non lo sappiamo, è il Comune che ha gli strumenti per ottenerle e per far rispettare le regole e dunque ci aspettiamo che sia il Comune ad occuparsene». Passando domenica mattina, in via Savio si vedevano abbandonati una ventina di bicchieri di plastica e qualche cartaccia, oltre ai cocci di un bicchiere di vetro, sebbene un cartello in bella vista specifichi che “è proibito portare i bicchieri fuori dal locale”. «La situazione è spesso peggiore – afferma il comitato – e ciò è inaccettabile per una via del centro. Chi ha preso casa qui non poteva aspettarsi che la via sarebbe diventata così trascurata».

Diverse riunioni invano
Secondo i referenti «il Comune deve prendere atto di questa situazione, che ben conosce, dato che la prima riunione l’abbiamo fatta un mese dopo l’elezione a sindaco di Marco Troiano, nel 2013, a cui ne sono seguite negli anni altre 5». Il sabato pomeriggio, si chiedono, «il lavaggio strade passa a ripulire i residui del mercato. Perché invece si tollera che la nostra via rimanga sporca la domenica mattina?». E ancora, se le serate all’area feste si devono concludere a mezzanotte, «perché da noi proseguono fino a notte fonda quelle che di fatto sono feste all’aperto, tanto che non si riesce neanche a passare in macchina?». E infine, sostengono di sapere che «il Comune ha fatto delle denunce, o delle multe, al locale, ma non ne conosciamo i contenuti. A quanto ci risulta, il Comune ha perso. Come è possibile? In cosa consistevano questi atti?». Noi, concludono, «non vogliamo cacciare nessuno. Ma vogliamo dormire tranquilli e svegliarci in una città pulita».

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