Comune
Auto, case, ditte: ecco chi inquina di più in città
I principali “inquinatori” in città, a livello di emissioni di anidride carbonica, sono abitazioni e aziende. Hanno contribuito ciascuno al 28% delle 135.467 tonnellate di CO2 emesse sul territorio di Brugherio nel 2014. È uno dei dati che emerge dal documento realizzato (con rilevazioni e stime) da “Nier ingegneria” su incarico del Comune. Lo studio è parte del Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes), un accordo tra 6.780 Comuni di 56 nazioni (soprattutto europee), che impegna a ridurre consumi ed emissioni del 20% dal 2007 al 2020. Brugherio si è impegnata per un più ambizioso 25% di riduzioni.
Meno 5,9 per cento dal 2007
Lo studio, presentato giovedì dall’assessore all’ambiente Marco Magni, parte dall’oggi analizzando emissioni di CO2, consumi di energia, carburanti, acqua. Permette di scoprire che, negli ultimi 7 anni, diversi risultati sono già stati raggiunti, passando dalle 143.972 tonnellate di CO2 emesse nel 2007 alle 135.467 del 2014: un calo del 5,9%. L’unica voce che registra un aumento, negli ultimi 7 anni, è quella delle emissioni di anidride carbonica delle case. In calo invece quelle di trasporti, illuminazione pubblica, agricoltura (dato marginale, conta solo per lo 0,07%), edifici comunali. Calano anche le emissioni di terziario (negozi e uffici) e delle aziende. Ma in questo caso il dato potrebbe non essere da accogliere positivamente, influenzato dalla crisi che ha ridotto le produzioni.
Come ridurre i consumi
Prima dell’invio all’ente di coordinamento europeo, il Paes deve essere approvato dal Consiglio Comunale: accadrà probabilmente nella seduta di giovedì 15 settembre. È un passaggio necessario perché il Piano suggerisce diverse iniziative per ridurre i consumi. Tra queste, gli stanziamenti più ingenti sono un milione di euro per gli edifici comunali (sostituzione delle caldaie, riqualificazione di municipio e scuole, efficientamento dell’illuminazione); 568.000 euro per rinnovare l’illuminazione pubblica; 464.000 euro per lo “Smart mobility plan”. Alcune di queste iniziative sono già nel bilancio del Comune. Altre sono previsioni di spesa ancora da approvare. Capitoli importanti riguardano i privati: gli esperti stimano che nei prossimi anni spenderemo 90 milioni per la riqualificazione delle case, 3.381.000 euro per l’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico, 1 milione per installare il fotovoltaico.
Magni: il ruolo dei cittadini
«Questo Piano – afferma l’assessore all’ambiente Marco Magni – non chiede solo grandi opere, ma un cambio di mentalità. Dobbiamo passare dalla scelta di prodotti secondo soli criteri di risparmio economico alla scelta di prodotti che garantiscano anche un risparmio energetico». Questo vale «in primo luogo per il Comune, in modo che sia da esempio per i cittadini. Buona parte del taglio del 25% dei consumi dipenderà infatti dai gesti che ciascuno saprà mettere in atto nella propria azienda e casa. A livello comunale, stiamo valutando la possibilità di incentivi».