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Il Pd verso le comunali: «Alleanze secondo logiche locali». Ipotesi centrosinistra “stretto”

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Il Pd verso le comunali: «Alleanze secondo logiche locali». Ipotesi centrosinistra “stretto”

Nessuna alleanza da dare per scontata, no ad automatismi rispetto alle coalizioni che si stanno definendo a livello nazionale e una campagna elettorale tutta puntata sui temi locali. Il Partito democratico di Brugherio esce allo scoperto e tratteggia i capisaldi della propria proposta in vista delle elezioni comunali. Ad oggi però manca ancora la data della consultazione: non è chiaro se sarà aggregata a quella delle nazionali e regionali (in programma il 17 o 24 febbraio 2013) o posticipata a primavera (come per altro prevederebbe la legge sulle amministrative).
La strategia del Pd intende da una parte tenere viva la voglia di partecipare mostrata dai cittadini alle primarie e nel comtempo sceglie di smarcarsi dagli scenari nazionali per lasciare intendere che non ci saranno automatiche allenanze calate dall’alto (per esempio con Sel di Nichi Vendola, ma anche con eventuali aggregazioni di centro, che nella realtà locale si preannunciano distanti dai democratici e piuttosto difformi dell’area di Casini e Montezemolo a livello nazionale). Inoltre la concentrazione sui temi locali serve  per confermare che il Pd di Brugherio è piuttosto immune dal correntismo che invece si sta creando a livello nazionale nel partito.
Tutto questo emerge da un comunicato diffuso mercoledì scorso dal Pd cittadino e firmato dal segretario Marco Troiano. La nota contiene però anche una vistosa assenza: il nome del candidato sindaco, che il partito non ha ancora definitivamente consacrato o che intende non divulgare in questa fase. Tuttavia, nonostante il riserbo assoluto, sembra che l’ipotesi più accreditata resti quella di candidare il segretario Troiano.

Come nel 2009: «scelte nette»
«Vogliamo, anche a Brugherio, metterci alla testa di un cambiamento assolutamente necessario» spiega Troiano. «Per questo motivo, confortati e incoraggiati dalla partecipazione e dai risultati delle primarie, ci rivolgiamo oggi ai singoli cittadini brugheresi. Tre anni fa, in occasione delle precedenti elezioni amministrative, abbiamo fatto scelte nette in termini di nuova modalità di lavoro, di comunicazione, di candidature ed alleanze, anche sapendo di correre il rischio di non ottenere risultati immediati. Riteniamo di avere tracciato una rotta. Dalla quale, sia chiaro, non intendiamo deviare nemmeno in occasione delle prossime elezioni». Un segnale chiaro quindi di continuità con il “metodo Chirico”, che nel 2009 aveva portato alla presentazione di un centrosinistra “ristretto” e con l’esclusione di alcuni esponenti della vecchia amministrazione comunale. Scelta che secondo alcuni costò però la sconfitta.
Nel comunicato si chiarisce il “metodo” per eventuali alleanze ma non si fa parola sui possibili interlocutori. Osservando dall’esterno appare però molto probabile, se non scontata, l’allenza con la lista Brugherio è tua (ex lista Chirico). Decisamente meno quotata quella con l’Italia dei valori: i rapporti con i diepitristi si erano infatti raffreddati già all’epoca dell’opposizione in Consiglio e in questi mesi, come ha confermato di recente anche il segretario Nicola Vulpio, non ci sono più stati contatti ufficiali. Resta aperta l’ipotesi invece di un avvicinamento a Sel (anche se l’accenno nel comunicato di Troiano all’indipendenza rispetto agli scenari nazionali sembra proprio significare che su quel fronte non è stato ancora raggiunto alcun accordo). Del resto il comitato per Vendola ha nuovamente ribadito di volere primarie anche per il candidato sindaco a Brugherio. Il segnale è chiaro: se ci sarà coalizione il Pd non può automaticamente designare il candidato.
Infine è decisamente improbabile una collaborazione con l’area cattolica del centrodestra, nonostante la grande delusione dell’alleanza con la Lega e il malessere per il ritorno in campo di Berlusconi.
Non è da escludere insomma che il “centrosinistra” brugherese si presenti agli elettori nella forma ristretta di un binomio Pd – lista Brugherio è tua, magari con significative presenze nuove, estranee alla vecchia politica, soprattutto in quest’ultima.

Gli ingredienti del programma “aperto”
Prosegue Troiano: «Tre anni fa dicevamo che Brugherio aveva di fronte sfide grandissime: il nuovo Piano di governo del territorio, l’approvazione di una serie di atti urbanistici che avrebbero ridefinito il volto della nostra città, l’investimento per rilanciare il ruolo sovracomunale e di “cerniera” di Brugherio tra le Province di Monza e di Milano, la valorizzazione del ricco tessuto associativo locale, l’investimento nell’educazione. Nessuna di queste sfide è stata raccolta e degnamente portata avanti dal centrodestra, che ci ha fatto invece perdere tempo, portandoci al commissariamento. Ora non c’è più tempo da perdere, anche perché le condizioni di vita delle famiglie si sono fatte più critiche, il lavoro ancora più precario, le richieste nei confronti dei Comuni aumentano, a fronte del peso sempre più insostenibile dei vincoli del patto di stabilità».
«Vogliamo dire ad ogni singolo cittadino – prosegue ancora Troiano – che il Pd di Brugherio intende presentarsi alle prossime elezioni amministrative con un progetto specifico per la nostra città, non legato alle logiche nazionali o regionali, ma tutto orientato su Brugherio, in termini di proposte e di alleanze. Ci rivolgiamo a tutti coloro che condividono con noi l’idea che il Pgt sia completamente da rivedere, che occorra un investimento forte su servizi innovativi, capaci anche di far risparmiare risorse, che sia necessaria una revisione dell’assetto della struttura comunale, che occorra un investimento prioritario sulle politiche sociali e culturali, l’educazione, i giovani e lo sport, che la rete associativa e del volontariato sia una risorsa da valorizzare. Vogliamo stare dalla parte di chi crede che Brugherio possa avere un ruolo oltre i suoi confini, che occorrono progetti concreti per i parchi, perché non basta considerarli dei “gioielli” se non ci si prende cura di loro concretamente, che il commercio ed il lavoro sono leve di sviluppo non solo economico, che le proposte buone per la città possono arrivare da chiunque, indipendentemente dal colore politico». dichiarazioni d’intento che perònon entrano in dettagli. Ma chiarisce il segretario: «Il nostro programma per le prossime elezioni definirà questi temi in termini assolutamente concreti, anche grazie ai suggerimenti che stiamo ricevendo dai cittadini».
E conclude: «La nostra sarà una campagna elettorale che parlerà al futuro, senza alcuno sguardo rivolto all’indietro e senza polemiche inutili. Lasceremo ad altri le favole o i discorsi sul passato. Per tutti questi motivi, oggi abbiamo l’ambizione di rivolgerci ai singoli cittadini brugheresi. C’è spazio, nelle liste dei partiti e insieme ai partiti, per una forma di “civismo” e di partecipazione alla vita della città. Noi vogliamo impegnarci per Brugherio, con un progetto civico che includa tutti coloro che vogliono dare una mano alla riscossa e al cambiamento di questa città. Perché Brugherio merita di più».
Per ora gli sfidanti ufficiali del centrosinistra sono due l’ex sindaco Maurizio Ronchi, che ha annunciato di volersi ricandidare per la Lega Nord e Vincenzo Panza, fondatore della nuova lista Progetto Brugherio. In pista anche la Lista Civica di Adolfo Gatti e il Movimento 5 stelle che però non hanno ancora ufficializzato un candidato. Gli altri partiti e le probabili numerose liste civiche non hanno invece esplicitato nulla.

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