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Sequestrata area a San Damiano per discarica e costruzioni abusive

Cronaca

Sequestrata area a San Damiano per discarica e costruzioni abusive

Costruzioni abusive e rifiuti speciali sono stati rinvenuti in un’area di via Corridoni all’interno del civico 15 a San Damiano.

La scoperta è avvenuta grazie ad una serie di indagini mirate e controlli che sono durati nel tempo portati avanti dalla Polizia locale di Brugherio; un intervento però congiunto con la Polizia provinciale di Monza.

Nell’area, che è stata posta sotto sequestro la scorsa settimana, gli agenti hanno riscontrato una serie di irregolarità per lottizzazione abusiva e abuso edilizio. Sono stati riscontrati: oltre 150 mq di unità abitativa anziché 20; oltre 50 mq adibiti ad unità abitativa e uffici anziché a box; una costruzione abusiva di un’unità abitativa di oltre 30 mq e un laboratorio adibito ad abitazione; inoltre, sempre nella stessa area, sono stati rinvenuti anche rifiuti speciali come: Eternit, pneumatici, solventi, oli, autoveicoli e parti di essi, radiatori refrigeranti, materiali di edilizia…

L’area sequestrata è stata poi affidata al Comune di Brugherio nominato custode giudiziario.

Al proprietario del terreno, presente al momento del sequestro con il suo avvocato, è stato addebitato il presunto illecito di lottizzazione abusiva, abuso edilizio e reato ambientale per i rifiuti individuati. Secondo gli inquirenti il terreno in questione era stato trasformato «in una vera e propria discarica a cielo aperto».

L’operazione, condotta dagli agenti di via Quarto guidati dal comandante Pierangelo Villa, congiuntamente con la Polizia provinciale di Monza, rientra nelle attività di prevenzione svolte nel 2012 dal Comando brugherese.

Un dato significativo che emerge dall’attività di prevenzione e confermato dalla Polizia locale cittadina è che «oltre 50 sono stati i controlli fatti nel territorio su aree a rischio per contrastare i reati di tipo ambientale e di abuso edilizio. Le operazioni si sono svolte con la collaborazione della Procura della Repubblica e dell’Asl, presente in ogni circostanza in cui è stato reso necessario l’intervento, per garantire la sicurezza ambientale a tutela della salute dei cittadini».

Dalla Locale fanno inoltre sapere che «i controlli in questa direzione si sono intensificati negli ultimi due tre anni perché i reati di tipo ambientale stanno crescendo in modo esponenziale; ed è un dato questo che mette in allarme perché le sostanze nocive che vengono lasciate a cielo aperto si liberano nell’aria e vengono respirate da tutti».

«Nel caso specifico, l’area si trova anche in prossimità di unità abitative, mentre in tutti gli altri casi posti sotto controllo non erano in prossimità di case».

Ora la vicenda è passata di competenza della Procura della Repubblica di Monza che dovrà pronunciarsi sulla sussistenza degli illeciti.

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