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Da lunedì 21 nuovi orari in Comune. Debutta lo Sportello polifunzionale

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Da lunedì 21 nuovi orari in Comune. Debutta lo Sportello polifunzionale

Da lunedì 21 gennaio cambiano gli orari di apertura al pubblico di tutti i principali uffici del Comune. La riorganizzazione, decisa dal Commissario straordinario Maria Carmela Nuzzi, semplifica il sistema di accesso ai servizi, creando un nuovo Sportello polifunzionale che raduna in un’unica sede alcune funzioni prima separate in diversi uffici. Inoltre unifica gli orari di tutti gli altri servizi, prima ciascuno disponibile al pubblico con orari diversi e più limitati. Confermato l’orario lungo il mercoledì, “giornata del cittadino” in tutti gli uffici comunali fin dai tempi dell’amministrazione Cifronti.

I nuovi orari

Nuovo Sportello polifunzionale. Servizi di Anagrafe e Stato civile; presentazione domande e istanze cartacee di qualsiasi tipo e per acquisire la relativa ricevuta del protocollo; prima informazione sui servizi del Comune. Orario. Lunedì, martedì, giovedì, venerdì:  8,30 – 14,30; mercoledì 8,30 -19; sabato 8,30 – 12,30

Tutti gli altri uffici. Lunedì, martedì, giovedì: 9 – 12,30; mercoledì 9 – 12,30 e 14,30 19; venerdì 9 – 12,15.  Gli uffici del settore Territorio il lunedì-martedì-giovedì e venerdì ricevono solo su appuntamento. Mantengono i propri vecchi orari il Segretariato sociale e gli altri servizi comunali decentrati: Polizia locale, Biblioteca civica, Asili nido.

È però una riorganizzazione in parte incompiuta, poiché lo Sportello polifunzionale non è ancora un vero e proprio Sportello unico per il cittadino, cioè capace di sbrigare tutte le pratiche per il grande pubblico. Per esempio l’ufficio Tributi (pure situato nella stessa palazzina) continua a lavorare separatamente e anche negli orari avrà un ricevimento al pubblico ridotto rispetto allo Sportello unico.
Lo sportello polifunionale si trova nei locali rinnovati al piano terra della palazzina che costeggia via De Gasperi (ma con ingresso dal cortile del Municipio). Si tratta di spazi il cui recupero era stato avviato dall’assessore Rossella Zaffino della Giunta Ronchi. Di recente vi si sono trasferiti gli uffici dell’Anagrafe Stato civile dopo la chiusura della sede decentrata in viale Lombardia 214. «Il Commissario ha valutato di non interrompere il processo di riorganizzazione già avviato, ma si è anche concordato di lasciare aperti e modificabili alcuni aspetti per permettere alla prossima amministrazione di prendere le proprie decisioni» spiega il dirigente del settore. E specifica: «Per ora, inoltre, l’ufficio Tributi resta separato perché la riorganizzazione avviene in un periodo caratterizzato da molte novità (e incertezze) su importanti tributi come la nuova Imu e la futura e ancora non chiara conversione della Tarsu in Tares. Per sua natura invece lo sportello unico deve trattare pratiche semplici e in un tempo non superiore ai 15 minuti per utente».

Investiti 150.000 euro
Per creare il nuovo punto di ricevimento dei cittadini il Comune ha speso circa 150.000 euro per la ristrutturazione dei locali, il moderno arredamento, il sistema automatico di numerazione per chi è in attesa e il trasloco dell’Anagrafe dalla vecchia sede. Chiarisce Valvano: «È un investimento che ha permesso al Comune di poter ricevere il pubblico in un ambiente accogliente e comodo (per esempio si parla con l’impiegato stando seduti ad una scrivania e non in piedi allo sportello…), in grado di garantire la dovuta privacy. Per questo non condivido le critiche di chi ipotizza uno spreco di denaro in mancanza di progetti complessivi: gli uffici ristrutturati infatti sono un patrimonio che resta e che non impedisce diversa organizzazione del personale». Valvano spiega infine che allo Sportello polifunzionale è attivo un sistema automatico di contapersone che permetterà di conoscere i momenti di maggiore e minore affluenza da parte degli utenti ed eventualmente anche ritarare gli orari.

I dubbi del Pd: «Manca un progetto globale sugli spazi del Municipio»

Spesi tanti soldi e senza un progetto complessivo di utilizzo degli spazi in Municipio. È questa in sintesi la critica mossa dal Partito democratico alla redistribuzione degli uffici nel Palazzo comunale e alla decisione di chiudere (e mettere in vendita) la sede di viale Lombardia (leggi qui). Per la riorganizzazione degli spazi, infatti, sono stati usati anche tutti gli uffici assegnati agli assessori. Ma da maggio gli amministratori torneranno a Villa Fiorita e ovviamente non potranno lavorare con una scrivania in giardino.
E infatti, fa notare il Pd, «leggendo la delibera sugli obittivi dei dirigenti del 2013, scopriamo che dopo avere organizzato il trasloco (spesa di 20.000 euro) il segretario generale del Comune ha ora affidato al dirigente compentente, tra i suoi obiettivi del 2013, la “ridefinizione della logistica degli uffici al fine di individuare gli uffici da destinare ai nuovi amministratori”». I democratici temono che «questa “nuova logistica” comporti nuovi costi per il Comune». E concludono: «la sensazione che non ci sia stato un pensiero compiuto su questo trasferimento e sull’organizzazione dello sportello unico resta tutta».

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