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Asfalti groviera, ecco cosa fare se una buca danneggia l’auto

Asfalto dissestato in via Angelo Cazzaniga
Asfalto dissestato in via Angelo Cazzaniga

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Asfalti groviera, ecco cosa fare se una buca danneggia l’auto

Si rincorrono in questi giorni nei gruppi social brugheresi i commenti di persone che dicono di aver bucato uno pneumatico o di aver rovinato il cerchione dell’auto a causa di buche e strade dissestate. Non siamo riusciti ad avere riscontri in merito a quanto il fenomeno sia diffuso in città e, potenza di internet, è da immaginare che molti dei commentatori vivano anche lontano da Brugherio.

Ma il tema c’è, e dunque, che fare quando la macchina è danneggiata da un’irregolarità della strada? Chi paga i danni?

La risposta è semplice: il comune ha un’assicurazione la quale valuta, caso per caso, se la responsabilità del danno sia da imputare alla strada (e dunque al Comune che ne è proprietario, e parte il risarcimento) o se invece sia da imputare all’imprudenza del guidatore. E dunque, niente risarcimento.

L’ufficio comunale di competenza è l’ufficio sinistri, sportello dell’ambito dei Tributi. Raccoglie le segnalazioni tramite un modulo che inoltra all’assicurazione comunale. Il modo più efficace per dimostrare le proprie ragioni è documentare al massimo l’accaduto. Perché l’onere della prova, in questo caso, è a carico di chi ha subito il danno.

Secondo quanto consigliano esperti da noi contattati, è necessario fare foto del danno subìto, sia foto di insieme che nel dettaglio. Oltre a foto che mostrino i difetti della strada che hanno causato il danno. È utile servirsi di oggetti di uso comune, come ad esempio una biro, da includere nelle foto per mostrare la profondità o la larghezza delle buche. Documentare bene, può fare la differenza.

Ci sono casi, ci segnalano, di persone che hanno chiesto rimborsi dopo aver riparato i danni e senza alcuna prova fotografica, magari con la sola ricevuta del meccanico o del gommista. In quei casi, il rimborso è pressoché da dimenticare.

Può essere utile, in determinati casi, anche chiamare le forze di polizia che operano sul territorio cittadino, che possono redigere un verbale utile alla documentazione del danno. Spesso, poi, gli agenti che intervengono attivano anche gli operai comunali per un provvisorio riempimento della buca, in attesa di asfaltatura. Se ci sono testimoni del fatto, si può chiedere i loro contatti telefonici e inserirli nella richiesta di rimborso.

Una volta raccolta tutta questa documentazione, si può procedere a far riparare il danno e, in seguito, inoltrare al Comune la richiesta di rimborso.

Secondo il sito di settore alvolante.it, ci sono però alcune circostanze che possono vanificare la richiesta di rimborso. Tra questi, la buca di grandi dimensioni e facilmente visibile; il tratto di strada regolarmente illuminato e ben visibile; il conducente distratto che non presta la dovuta attenzione al tratto di strada; il conducente che supera i limiti di velocità indicati per quel tratto di strada; la segnaletica che indica la strada dissestata. Infine, se sono passati più di 5 anni dall’incidente, limite massimo per la richiesta di rimborso.

In primavera la situazione dovrebbe migliorare con le asfaltature, anche finanziate dalle multe staccate negli anni in città i cui introiti devono essere usati per migliorare la sicurezza stradale.

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