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Squadra giovane e ambiziosa, da equilibrare con la tattica: il Cgb basket nelle parole di mister Muzzolon

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Squadra giovane e ambiziosa, da equilibrare con la tattica: il Cgb basket nelle parole di mister Muzzolon

Brugherio non è solo calcio, anzi la sua anima sportiva è votata anche a moltissime altre discipline, come ad esempio la pallacanestro. Nel bouquet di possibilità offerte dalla Polisportiva CGB, questo sport ha radici molto profonde che hanno dato vita ad alcune annate d’oro, come ad esempio la partecipazione alla serie D di qualche stagione fa. Inoltre, il torneo giovanile, intitolato a Denis Innocentin, può considerarsi il fiore all’occhiello di questa società. Con Diego Muzzolon, responsabile per il settore basket e coach della squadra senior, andiamo a scoprire le novità per la nuova stagione.

Lei è al CGB da molto tempo, ci racconta come è cambiata la società in questi anni?
Quando sono arrivato al CGB, sette anni orsono, dopo tredici anni di Pallacanestro Milano, c’era ancora una mentalità profondamente dilettantistica. Venendo da una realtà diversa, non dico professionistica, ma comunque più orientata alla cura e al perfezionamento della tecnica, ho cercato di portare qui a Brugherio anche una certa attenzione non solo all’aspetto ludico del basket, ma anche all’insegnamento della tecnica e alla valorizzazione del talento.

Nonostante siate l’unica squadra presente a Brugherio, a livello giovanile, non mancano le difficoltà.
Purtroppo è così, anche se non abbiamo società concorrenti all’interno della città, nei paesi limitrofi il basket è ben rappresentato, penso ad esempio a Cernusco sul naviglio, ad Agrate, a Carugate dove sono presenti più compagini. Insomma la concorrenza in realtà non manca ed è molto agguerrita. Inoltre la sproporzione tra le ore in cui la palestra è aperta al volley e le ore in cui è aperta al basket è in un rapporto di una a nove a nostro sfavore. Questo conseguentemente ci impedisce di espandere il numero degli iscritti, perché se non ho a disposizione gli spazi non so dove far allenare i ragazzi.

Cosa può dirci della stagione che va a cominciare, quali sono le novità che riguardano il basket?
Abbiamo rinnovato il parco allenatori, a cominciare dall’importante rientro di Andrea Crippa, a cui è stata affidata la squadra under 15, e con l’arrivo di Lorenzo Sanvito che allenerà l’under 14. Poi vi sono state le conferme di Mauro Di Carlo che sarà responsabile del settore minibasket, di Andrea Magni, di Pietro Sacchi, di Francesco Carbone che da quest’anno inizierà l’esperienza in panchina come assistente del già citato Crippa, oltre a Mirko Monguzzi che mi assisterà alla guida della squadra maggiore.

Quando avete ripreso gli allenamenti?
Abbiamo iniziato a fine agosto, appena avuto il via dal Governo, per quanto riguarda lo sport dilettantistico. I campionati secondo le previsioni inizieranno all’incirca a metà novembre, stiamo valutando l’iscrizione alla prima o alla seconda divisione. Lo scorso anno abbiamo preso parte a quest’ultima, ma oggi la squadra si è rafforzata, grazie al rientro di qualche prestito e a qualche nuovo elemento, quindi stiamo decidendo quale sia il posizionamento più corretto per noi.

Quale la variabile che farà scegliere per l’una o l’altra divisione?
Una variabile numerica più che altro, dipende da quanti giocatori avremo a disposizione. Oltre al campionato senior disputeremo anche un campionato Under 20, con la medesima rosa, quindi abbiamo bisogno di un certo numero di elementi per sostenere un impegno così gravoso al meglio. Il mio obiettivo sarebbe avere 20 ragazzi.

Cosa auspica per i prossimi mesi?
Spero ardentemente di riuscire ad arrivare al termine del campionato, questo sarebbe già molto importante. L’evolversi dell’epidemia determinerà l’andamento della stagione. Il nostro oltretutto è uno sport che si gioca al chiuso, di contatto, quindi siamo decisamente in prima linea per quanto riguarda i rischi Covid. La parrocchia ha fatto enormi sforzi per permetterci di rispettare le regole imposte dai protocolli di sicurezza.

Come farà giocare i suoi ragazzi?
La nostra è una squadra molto giovane, gli elementi più anziani sono nati nel 2000 quindi sicuramente le nostre prerogative devono essere corsa, intensità difensiva, capacità di tiro. Ma la cosa più difficile sarà sposare l’esuberanza giovanile con le esigenze tattiche della pallacanestro.

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