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“L’Era del Bantha” sbanca tra le band emergenti

Cultura

“L’Era del Bantha” sbanca tra le band emergenti

L’Era del Bantha

 

L’Era del Bantha sbanca il Discoverband. La seconda edizione del contest musicale per band emergenti organizzato da Masnada, Frequenze Studio e IncontraGiovani col patrocinio del Comune, si è conclusa lo scorso 11 giugno con la finalissima che ha decretato vincitore il gruppo composto da Marco Perego (batteria), Luca Magni (chitarra) e Marco Cafagna (basso).  E curiosamente anche loro sono un gruppo strumentale, senza cantante, come i Divers on the moon, vincitori nella scorsa edizione.

«Speravamo di far bene, ma non ci aspettavamo di vincere – raccontano i componenti della band -. Il fatto di fare un genere particolare poteva essere un bene per arrivare in finale, ma avrebbero potuto premiare qualcosa di più vendibile». Invece la giuria di qualità e il pubblico hanno premiato proprio loro, che prendono spunto per i loro brani dalla celebre saga cinematografica di Star Wars.

«Il Bantha è proprio un animale di Star Wars, e inizialmente era un nome inerente al genere di musica che facevamo. Ora suoniamo un po’ di tutto e diciamo che cerchiamo di rivistare i film con una nostra colonna sonora» spiegano. Con l’attuale formazione da due anni, L’era del Bantha annuncia che entro il mese di ottobre uscirà il primo disco. Forse registrato proprio grazie al primo premio del contest, vale a dire due giorni di studio offerti da Frequenze.

Gli appassionati di Star Wars hanno preceduto in classifica i Knk, The New Waves e L’Avance, arrivati rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto. Così come per la prima edizione, anche quest’anno le cinque serate al Parco Increa sono state molto partecipate dal punto di vista del pubblico, che con i suoi voti partecipava al punteggio finale attribuito alle band.

«Siamo molto soddisfatti per la qualità, la disponibilità ed il calore umano sia dei musicisti sia del pubblico, che nella serata finale ha superato le 300 persone – dichiarano gli organizzatori -. Un chiaro segnale del desiderio e del bisogno di fare musica da parte sia dei musicisti più giovani sia di quelli più affermati; ma anche segno della voglia di ascoltare musica, di stare insieme all’aperto da parte di un pubblico che ha partecipato con entusiasmo anche alle votazioni finali».

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