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SOS compiti, dai volontari un grazie per il rilancio

Comunità Pastorale

SOS compiti, dai volontari un grazie per il rilancio

Passare del tempo fruttuoso aiutando anche i bambini che fanno fatica con lo studio. La proposta di Sos compiti, iniziativa della Comunità pastorale nata per aiutare i ragazzini in difficoltà familiare e con lo studio in questi due anni si è arricchita molto.
Solo la scorsa settimana sono arrivati quattro nuovi volontari. È importante, infatti, che il rapporto volontario studente sia di uno a uno.
Un’esperienza,quella di Sos compiti che sta andando avanti in tempi di crisi per il coraggio di credere in un progetto e l’ostinazione di tante persone che ci stanno credendo, mettendosi in gioco.
Nei due luoghi di Sos compiti, l’oratorio di Maria Bambina e la parrocchia di Sant’Albino.
Pubblichiamo, allora, la testimonianza di uno di questi volontari.

Sono un volontario di Sos compiti da poco tempo, ma comunque sufficiente per un appello come quello che ho raccolto da questo giornale tempo fa e che voglio rilanciare.
Abbiamo bisogno di volontari che possano dedicare un paio d’ore alla settimana, nello specifico il sabato mattina, per consentire di raggiungere l’ideale rapporto di un insegnante per studente che, in questo periodo, viene meno proprio per la scarsità di docenti a fronte di un aumento di ragazzi da seguire, ad oggi, variabili dai 30 ai 40.
L’impegno non è circoscritto solo allo svolgimento del doposcuola scolastico (i compiti per intenderci), ma spesso coinvolge il miglioramento della alfabetizzazione e della comprensione degli argomenti da trattare; la maggior parte dei ragazzi infatti sono stranieri.

Inevitabilmente quando si seguono più soggetti contemporaneamente, come purtroppo capita sempre più spesso ultimamente, diventa davvero complicato e dispersivo contribuire ad un miglioramento che possa ritenersi incisivo per ciascuno.
Non ci vogliono competenze particolari e nemmeno conoscenze di livello che comunque sono ben accette per i ragazzi più grandi; solo una grande dedizione, un poco di pazienza e un pizzico d’iniziativa.

L’esperienza è davvero unica come lo è il contatto con persone di diversa cultura ed estrazione sociale che hanno problemi di apprendimento o difficoltà nel seguire un metodo di studio oppure, più semplicemente, ritardi da colmare nelle specifiche materie. Insomma un invito a mettere a disposizione degli altri una porzione piccola del nostro tempo (uguale a quello speso per seguire una partita di calcio o dedicato a una fiction televisiva) magari riscoprendo una qualità, spesso nascosta ma sempre presente in ciascuno di noi, che è la voglia di sentirci utili misurandoci con le nostre capacità didattiche ma, ancor di più, con l’idea di poterle condividerle

Giuliano Sambusiti
volontario Sos Compiti

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