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Torna il Bonus bebè: 100 euro per tutti i neonati da spendere nelle farmacie comunali

da sinistra Carlo Nava, Mariele Benzi, Ornella Sala, Michele Calabrese, Sergio dello Iacono
da sinistra Carlo Nava, Mariele Benzi, Ornella Sala, Michele Calabrese, Sergio dello Iacono

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Torna il Bonus bebè: 100 euro per tutti i neonati da spendere nelle farmacie comunali

Ritorna il “bonus bebè”: 100 euro che le famiglie dei neonati possono spendere nelle due farmacie comunali.

Ha presentato l’iniziativa la vicesindaco Mariele Benzi, affiancata dall’assessore alle Farmacie comunali Carlo Nava, dal presidente del cda Michele Calabrese, dall’amministrativo Sergio Dello Iacono e dalla direttrice Ornella Sala.

Si tratta, in concreto, di un carnet con 10 tagliandi del valore di 10 euro l’uno. Possono essere spesi uno per volta o anche tutti insieme, per acquistare prodotti per l’infanzia ad esclusione dei farmaci. «È vietato dalla legge – precisa Sala – coinvolgere i medicinali da banco in queste iniziative». Tutto il resto, invece, è acquistabile, naturalmente senza ricevere resto in denaro: sui voucher sono indicati anche alcuni suggerimenti di acquisto, ma la scelta da parte delle famiglie è libera.

Riceverlo è semplice: quando un cittadino brugherese si reca all’anagrafe per registrare la nascita di un figlio, gli verrà consegnato il carnet (senza distinzione di ISEE). Da quel momento, ha 6 mesi di tempo per utilizzarlo. Oltre ai buoni da 10 euro, il libretto contiene anche alcuni consigli per la crescita in salute del bimbo.

«Abbiamo deciso di rendere l’iniziativa retroattiva: vale per tutti i nati dal primo gennaio 2024 e proseguirà anche nei prossimi anni», precisa Benzi. Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità di ritiro del voucher per chi ha già registrato il proprio figlio all’anagrafe. Anche in quei casi, il carnet vale per 6 mesi da quando viene ritirato.

L’operazione dovrebbe costare attorno ai 25mila euro l’anno, considerando che nascono in città circa 250 bimbi nei 12 mesi. «Sono fondi ricavati dal bilancio delle Farmacie comunali – spiega Calabrese – anche nell’ottica di una promozione delle due strutture e per aumentare il giro di clienti».

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