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ATS, sindaco, candidati sindaco: appello per i medici a San Damiano

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ATS, sindaco, candidati sindaco: appello per i medici a San Damiano

Non si ferma la campagna di diversi sandamianesi per chiedere un medico di famiglia nel quartiere. L’ultimo passo è un appello indirizzato all’ATS, al sindaco, ai medici di base presenti in città, ai futuri medici che si insedieranno a Brugherio e ai candidati sindaco.

La richiesta è semplice: fare sì che alcuni medici spostino lo studio a San Damiano. Firmataria dell’appello è la Cooperativa di San Damiano, che, spiegano i vertici, «sollecitata dai residenti del quartiere ha promosso una raccolta di firme per una petizione» affinché «il quartiere, ed i suoi numerosi abitanti anziani, non in grado di spostarsi autonomamente, non vengano lasciati privi di assistenza medica di base in loco».

Il quartiere, proseguono, «realtà notoriamente separata geograficamente dal nucleo di Brugherio, con i suoi 5.000 abitanti, su un totale di circa 35.000 su tutto il territorio comunale, non ha mezzi di trasporto pubblico con Brugherio». E dunque «un settimo di Brugheresi, (gli abitanti di San Damiano), deve convivere con questa realtà non compatibile con la non autosufficienza di spostamento».

ATS ha indetto bandi per sostituire i medici del quartiere che sono andati in pensione. Ma, a quanto risulta, non ha vincolato i vincitori del bando a scegliere San Damiano come sede. Così, questi sono stati liberi di scegliere di insediarsi in altre aree. L’ultimo arrivato in ordine di tempo, ad esempio, ha scelto di insediarsi insieme ad altri colleghi, temporaneamente, nell’ex oratorio di Maria Bambina in via Filzi.

Ad oggi, secondo i conti di ATS, ogni brugherese ha un medico di base in città. «Le Istituzioni Sanitarie – riconoscono i membri del CDA della Cooperativa – affermano che il numero di medici di base assegnati alla città di Brugherio è ormai sufficiente per tale realtà (circa una trentina). Non tengono però conto che tali medici sono mal distribuiti sul territorio».

Infatti, il conto è presto fatto, «se gli abitanti di San Damiano sono un settimo dei Brugheresi, i medici assegnati al quartiere di San Damiano, che come sopra detto è geograficamente separato dal nucleo cittadino, con numerosi abitanti anziani e non autonomi negli spostamenti, dovrebbero essere quattro e non uno solo come è attualmente».

La richiesta della Cooperativa è di allestire tre ambulatori medici in via Corridoni 5, «in modo che venga creato uno studio medico di “Medicina di Gruppo” di cui San Damiano era già dotata agli inizi degli anni duemila usufruendo di benefici gestionali». I locali sono della Cooperativa che si impegna a metterli a disposizione «a una condizione di estremo vantaggio per l’utilizzo dello Studio per un periodo che consenta la messa a regime della propria attività o dello studio di Medicina di Gruppo e comunque a mantenere, anche successivamente, condizioni inferiori all’offerta del mercato degli affitti a Brugherio».

L’accorato appello potrebbe trovare terreno fertile nella campagna elettorale, che non è ancora entrata nel vivo, ma che certamente non mancherà di affrontare i temi sanitari.

Più difficile faccia presa su ATS, che anzi sembra chiamarsi fuori dalla questione. Interpellata nel merito, la struttura comunicazione dell’Agenzia di tutela della salute afferma che «in merito alla nota della Cooperativa di S. Damiano vi informiamo che l’eventuale rapporto tra la Cooperativa e i Medici di Medicina Generale dell’Ambito di Brugherio attiene ad un rapporto di carattere privatistico sul quale non interviene l’Agenzia».

La preoccupazione di ATS è che i medici siano in numero sufficiente sul territorio comunale, e la ritiene soddisfatta: «L’Agenzia – afferma la struttura comunicativa dell’ente – ha il compito di garantire l’Assistenza Sanitaria Primaria a tutti gli assistiti del territorio in coerenza con la normativa di settore».

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