Connect with us

Noi Brugherio

Gazebi politici vietati nelle piazze degli eventi comunali, il sindaco: «La propaganda politica distinta, ma non lontana dagli eventi». Polemica l’opposizione

Elaborazione grafica dalla foto di un gazebo in piazza Roma
Elaborazione grafica dalla foto di un gazebo in piazza Roma

città

Gazebi politici vietati nelle piazze degli eventi comunali, il sindaco: «La propaganda politica distinta, ma non lontana dagli eventi». Polemica l’opposizione

Ha sollevato un polverone politico il documento approvato all’unanimità dalla giunta lo scorso 24 novembre, ma pubblicato sull’albo pretorio solo pochi giorni fa. Sindaco e assessori hanno regolamentato la presenza dei partiti politici in occasione degli eventi organizzati dal Comune. Decidendo che possono organizzare presidi e gazebi, ma solo all’esterno delle aree in cui si svolgono gli eventi.

«La presenza della propaganda politica – spiega il sindaco Marco Troiano – deve essere tenuta non lontana, ma distinta dagli eventi». Ad esempio, in occasione degli appuntamenti natalizi in piazza Roma, i partiti potranno mettersi in piazza Cesare Battisti, o al parco Miglio. Ma non in piazza, dove è presumibile che ci sarà la maggior parte delle persone. Lo spunto, afferma Troiano, è dato proprio dall’organizzazione del periodo natalizio. «A causa delle norme di sicurezza – afferma il sindaco – data la presenza della pista di pattinaggio e del villaggio di Natale, di fatto restano a disposizione solo 4 spazi per gruppi e associazioni, sul lato della piazza dove si trova la banca». E così, «abbiamo preso questa decisione, per evitare che le richieste dei partiti occupassero i pochi spazi disponibili, a scapito delle associazioni per le quali il Natale è momento strategico per la raccolta fondi». Il nuovo regolamento sarà però in vigore anche l’anno prossimo, pure nel periodo della campagna elettorale. «Sì, abbiamo deciso di mantenerlo perché diversi cittadini – aggiunge il sindaco – ci hanno segnalato che la presenza dei partiti stona all’interno delle manifestazioni pubbliche. Sia chiaro però che non critichiamo il diritto dei partiti di essere presenti. Purché siano distinti, nelle strade a fianco». Non è detto che questo regolamento possa essere valido anche in campagna elettorale, nel mese prima delle elezioni, quando la regolamentazione è molto precisa: «Abbiamo chiesto un parere in merito al Prefetto», conclude il sindaco.

Netta la critica di Mariele Benzi, coordinatore di BPE, Brugherio popolare europea: «Non ho dubbi che questo provvedimento sia stato scritto contro di noi. Abbiamo strutture e idee, a differenza dell’attuale maggioranza, e non vogliono permetterci di esprimerle». Da maggio il gruppo è presente nei fine settimana nelle strade e nelle piazze, con un gazebo, incontrando le persone per realizzare un programma elettorale partecipato. «E certo non abbiamo dato fastidio alle persone, anzi. Chi non vuole avvicinarsi a noi, non lo fa, non tampiniamo nessuno. C’è anche chi ha firmato per entrare in lista, quindi la nostra presenza è stata tutt’altro che sgradevole». Separare la politica dagli eventi, aggiunge, «è sbagliatissimo, non c’è un altro modo per dirlo. Per 9 anni e mezzo, non ci sono state lamentele. Dobbiamo credere che sia un caso una norma del genere che arriva a 6 mesi dalle elezioni comunali? Senza contare che, per la maggioranza, l’evento comunale stesso è già propaganda, quindi i più penalizzati sono i partiti di minoranza». BPE aveva già fatto richiesta di occupazione suolo pubblico e pagato le relative tasse per diverse date e luoghi, scelti ovviamente anche in relazione alla presenza di eventi e pubblico. Questo sabato 3 dicembre, dice Benzi, «avremmo dovuto essere presenti in piazza Roma, abbiamo l’autorizzazione. A questo punto aspettiamo che ci arrivi la revoca».

Un estratto del documento: Ritenuto di dover differenziare tali eventi promossi dal Comune, da eventi di natura e/o propaganda politica, ovvero altra attività non attinente all’evento organizzato [… la giunta] Delibera di dare indirizzo che, in occasione di eventi, feste, fiere o altre iniziative su area pubblica o aperta al pubblico promosse o organizzate a qualsiasi titolo dall’Amministrazione Comunale di Brugherio, gli uffici competenti non autorizzino l’occupazione del suolo pubblico e non autorizzino effettuazione di qualsiasi attività, nella medesima piazza, via o area di svolgimento della manifestazione, di propaganda politica, o attività richieste da partiti e/o movimenti, associazioni o altri soggetti, per finalità riconducibili ad attività di promozione politica, ovvero altra attività non attinente all’evento organizzato o promosso, a qualsiasi titolo, dall’Amministrazione Comunale. Detto indirizzo è limitato alla sola via, piazza o altro luogo ove è concretamente effettuato l’evento, e che sono escluse dalle presenti limitazioni le aree mercatali in occasione dell’effettuazione del mercato settimanale, anche se in forma di mercato straordinario.

Dello stesso tenore l’opinione di Maurizio Ronchi, capo politico della Lega brugherese. «Non ho parole – commenta – e mi stupisce che il Partito Democratico non abbia avuto niente da obiettare in giunta. Questo provvedimento sembra demonizzare i partiti: poi, non stupiamoci se alle elezioni cala sempre l’affluenza». Da 15 anni, aggiunge, «la domenica prima di Natale, la Lega offre polenta e salamino in piazza. Quest’anno non possiamo farlo, non mi sembra normale». Questo provvedimento «è un limite alla possibilità di propaganda politica. E la propaganda è una cosa bella, non una cosa sbagliata. Nel documento della giunta c’è scritto che però possiamo andare al mercato, come fosse una concessione: il sindaco forse si crede il padrone di Brugherio e dei suoi spazi».

Sono invece favorevoli i partiti di maggioranza. Secondo Roberto Brunetti di Brugherio è tua!, «non ci sarebbe neanche da normare una cosa ovvia. Che una festa organizzata dal Comune non la si utilizzi per fare propaganda politica mi sembra abbastanza normale. È un momento di festa, per la propaganda politica per la campagna elettorale ci sono spazi tempi e modi diversi. Credo sia anche una questione di buon senso, mi sembra abbastanza corretto che quando c’è un momento di festa sia solo un momento di festa». E poi, aggiunge, la regola è equa «perché vale per tutte le forze politiche, nessuna esclusa».

Secondo Damiano Chirico, «al netto della decisione e dello strumento, il contenuto della misura trova ampio consenso nella cittadinanza». Secondo il segretario cittadino del Partito Democratico «dalle onlus era emerso da più voci il tema della presenza inopportuna e strumentale di iniziative propagandistiche durante eventi patrocinati dal Comune che dovevano avere il focus o sull’animazione della città o su dei temi sanitari, come la “giornata del donatore”. Ovviamente diverso è il discorso in giornate caratterizzate da un forte tema sociale, come l’8 marzo o il 25 novembre, che risulti trasversale ad associazioni e realtà politiche». La politica, aggiunge, «deve avere il rispetto della comunità e dei suoi momenti».

Positiva anche l’opinione di Raffaele Gargiuolo (Brugherio in Comune): «Questa delibera nasce da un ascolto di diversi cittadini che hanno lamentato la presenza di gazebo politici in particolar modo nelle occasioni di festa del Paese dove è giusto prevalga l’aspetto comunitario di aggregazione. Mi rendo conto – aggiunge – che il senso di questa scelta potrebbe essere strumentalizzato, ma ritengo sia rispettoso dei cittadini e degli eventi, tanto più che, chi vorrà, potrà comunque mettere i gazebo in zone molto prossime».

Nel mezzo la posizione di Christian Canzi, Movimento 5 Stelle: «È condivisibile il principio di evitare l’invasione della politica e delle bandiere durante eventi che sono organizzati dal Comune e dunque sono di tutta la città». Però, aggiunge, «non ci è piaciuto il metodo. È stata inviata una mail a tutti i consiglieri, con il testo già scritto e firmato. Sarebbe stato opportuno trovarci per discutere insieme e arrivare a un documento condiviso».

Continue Reading

More in città

To Top