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Sindaco e consigliere a Presov: il dialogo è aperto con l’Est Europa

Il tavolo di lavoro, a Presov, dei Comunmi gemellati, presieduto dalla sindaca Andrea Turčanovà
Il tavolo di lavoro, a Presov, dei Comuni gemellati, presieduto dalla sindaca Andrea Turčanovà (foto da Facebook del Comune di Presov)

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Sindaco e consigliere a Presov: il dialogo è aperto con l’Est Europa

Il sindaco Marco Troiano e il consigliere comunale del Partito Democratico Giacomo Maino hanno partecipato all’incontro organizzato dalla città di Presov, comune slovacco gemellato con Brugherio. Abbiamo chiesto al consigliere Maino un resoconto di quest’esperienza.


Presov è una città accogliente, in grado di fare rete e di farsi ispirare dalle 11 città con cui è gemellata o ha stretto rapporti di amicizia. Il momento centrale della visita è stata la riunione con i delegati provenienti da città in Bulgaria, Germania, Grecia, Polonia e Ungheria. Il primo punto discusso è stato la mobilità sostenibile: anche Presov ha scelto un centro pedonale, una scelta che ha dato nuova vita alla città creando nuovi spazi di socialità. Ma la mobilità sostenibile è anche quella delle piste ciclabili che collegano i principali punti di interesse naturale e storico, come anche le città vicine. Nel corso della discussione abbiamo sottolineato l’importanza del trasporto pubblico urbano, unito a soluzioni, come ai parcheggi a Brugherio, che non penalizzino chi ha la necessità di muoversi in auto.

Abbiamo poi parlato della sostenibilità ambientale, sociale ed economica: nel confronto con le altre delegazioni è emersa la nuova centralità dei fondi europei e l’importanza di costruire e migliorare gli spazi verdi cittadini che rappresentano uno spazio importante di socialità.

A Presov abbiamo respirato l’interconnessione tra sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Ritorna anche il concetto “pensare globale agire locale”, motto dell’ex-assessore Marco Magni: le politiche urbane sono importanti perché le città sono le entità amministrative più vicine alle persone.

A friend in need is a friend indeed, cioè “un vero amico si vede nel momento del bisogno”, sono state queste le parole usate nel corso della riunione con le delegazioni per descrivere la solidarietà tra città resa necessaria dall’aggressione russa alla vicinissima Ucraina: Presov dista 80 km dal confine ucraino, più o meno la distanza Brugherio-Cremona,. Un messaggio potente, ripreso anche dal primo cittadino di Presov, Andrea Turčanovà, che ha ringraziato i brugheresi per il loro contributo allo sforzo di solidarietà, i beni di prima necessità partiti da Brugherio hanno fatto tappa proprio a Presov prima di raggiungere l’Ucraina grazie al lavoro dell’associazione non-profit Podaj d’alej.

Con il sindaco Marco Troiano abbiamo incontrato le persone che lavorano per questa associazione, tra cui diversi ragazzi giovanissimi di nazionalità ucraina con genitori o parenti impegnati nell’esercito. Un momento emozionante, dove abbiamo respirato la paura di un’estensione, temporale e territoriale, del conflitto e la forza di chi cerca di essere costruttivo e proattivo per aiutare, sia in Slovacchia sia in Ucraina, le persone in difficoltà.

Con il graduale calo della copertura mediatica sul conflitto anche gli aiuti che l’associazione riceve rischiano di calare, c’è ancora bisogno di cibo in scatola, pasta e riso, ma all’orizzonte si vedono già i rischi dell’inverno, soprattutto il freddo.

Podaj d’alej in slovacco significa “passa al prossimo”: l’idea, ha spiegato Vicky, che dirige le operazioni di distribuzione dal magazzino assegnatole dal Comune, è che raccogliendo donazioni come un pacco di pasta o un chilo di farina, si possono mettere insieme le risorse per aiutare efficacemente le persone che hanno necessità. Il ragionamento si capisce bene pensando agli abitanti di Brugherio: basterebbe un euro a testa per raccogliere 35.000 euro, sufficienti ad aiutare decine di famiglie.

Giacomo Maino

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