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Noi Brugherio

L’anno di Bruschetti, una mostra alla scoperta del grande futurista

Alessandro Bruschetti, Aereo-autoritratto (particolare), 1933, collezione privata, immagine di copertina della mostra

Cultura

L’anno di Bruschetti, una mostra alla scoperta del grande futurista

Non nasconde l’orgoglio, l’assessora alla cultura Laura Valli, nell’annunciare che in autunno Brugherio ospiterà «una mostra prestigiosa su Alessandro Bruschetti. Siamo onorati di poterla allestire nella splendida galleria espositiva di palazzo Ghirlanda».

Bruschetti è un artista poco noto in città (qui una sintetica biografia), eppure di assoluto rilievo nazionale. «È un progetto – continua Valli – che nasce nel solco del lavoro di ricerca nelle radici culturali brugheresi. Si sviluppa dal fortunato e felice incontro con la famiglia Bruschetti: una delle figlie abita proprio in città». È Margherita, erede di Bruschetti insieme alla sorella Anna e al fratello Gianfranco. E proprio a Brugherio l’artista è morto, nel 1980.

La mostra vedrà esposte oltre 40 opere, molte di proprietà della famiglia, alcune di collezioni private, altre ottenute in prestito grazie a Leo Galleries e potrebbe anche esserci un quadro proveniente dal Museo del Novecento di Milano.

«La qualità del progetto – assicura Valli – sarà garantita dal fatto che è interamente ideato, progettato, realizzato dalle alte professionalità dell’ufficio Cultura del Comune. Co-curatore è lo stimatissimo Massimo Duranti, massimo esperto di Futurismo».

Gennaro Mele

Si tratta, secondo il curatore Gennaro Mele, «di una mostra molto ambiziosa. Sarebbe forse stato più semplice limitarci alle opere dallo stile più riconosciuto, più storicizzate. Abbiamo invece scelto di allargare lo sguardo anche alla ricerca estetica che Bruschetti ha sviluppato in Brianza», dove ha vissuto dal 1956 all’inizio degli anni ’70.

È la produzione «poco studiata, quella del secondo dopoguerra – aggiunge Vittorio Fiori dell’ufficio Cultura -. Quando, dopo la tragedia della guerra, Bruschetti reagisce con la vitalità, le geometrie, la luce, gli inserti materici. Sviluppa il tema del volo, prima declinato nella Terra vista dagli aeroplani e poi, seguendo le evoluzioni della tecnologia, con uno sguardo allo Spazio».

Vittorio Fiori

Per una ricerca artistica che non prescinde da aspetti di ricerca spirituale. La mostra sarà dal 5 al 27 novembre e sarà accompagnata da convegni, incontri, approfondimenti.

«Può sembrare strano – rileva il sindaco Marco Troiano – presentare oggi una mostra che si terrà tra 6 mesi. In realtà, vorremmo che da qui partisse un percorso di conoscenza dell’autore che porterà la città ad essere pronta, il 5 novembre, ad accogliere questa grande e prestigiosa esposizione».

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