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Partito il cantiere: 292mila euro per rifare il tetto della scuola Don Camagni

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Partito il cantiere: 292mila euro per rifare il tetto della scuola Don Camagni

L’appalto è stato assegnato, iniziano i lavori di rifacimento del tetto della scuola Don Camagni. Sono usciti con questa certezza, ed è quello che volevano, la quindicina di genitori che venerdì 11 giugno hanno incontrato il sindaco Marco Troiano e l’assessora all’istruzione Giovanna Borsotti insieme alla dirigente scolastica Alessandra Morazzano.

Troiano ha spiegato che, prima di decidere il completo rifacimento del tetto, era stata valutata la possibilità di riparare la guaina dove sembrava essere più ammalorata e provocare infiltrazioni. Per questo erano stati effettuati «3-4 interventi – ha detto – per un costo di 25mila euro». Poi, «verificato che non sono stati risolutivi», l’Amministrazione ha valutato per il rifacimento. Il 24 settembre, ha detto il sindaco, il Comune ha avviato tutte le procedure di verifica e gara che si sono concluse con l’avvio dei lavori in questa settimana, dopo l’aggiudicazione del bando che è stata il 22 marzo: il costo è di 292mila euro. Il cantiere dovrebbe concludersi, da cronoprogramma, nei primi giorni di settembre. Se si protraesse, ha assicurato Troiano, non interferirà comunque con l’attività didattica.

Soddisfatti i presenti, con due mamme che però hanno voluto chiedere maggiormente conto degli interventi tampone effettuati prima della decisione di rifare il tetto. Se non sono stati risolutivi, hanno chiesto, chi li ha suggeriti ha sbagliato? Troiano ha evitato di fare nomi, spiegando che ogni decisione è presa da «professionisti competenti degli uffici comunali che sicuramente ne sanno più di noi» e, soprattutto, che quegli interventi alla guaina e ai cornicioni, seppur non decisivi, hanno fatto sì che le infiltrazioni fossero di minore entità. «Quei lavori – ha detto la dirigente – ci hanno permesso, in un anno difficile, di avere comunque i bambini a scuola». Non era possibile, date le infiltrazioni, trasferire alcune classi nell’oratorio San Paolo o alla scuola di musica Piseri? «Anche questa possibilità – ha precisato Morazzano – è stata esplorata, fin da quando sono state diffuse le regole sulle necessità di distanziamento per il Covid. Ma non ci sono in città strutture adatte ad ospitare una scuola, in termini di requisiti di legge. Non era proprio fattibile». Il timore è ora che il cantiere possa andare a rilento o non essere completato a regola d’arte. Alcuni genitori hanno chiesto di poter verificare di persona l’andamento dei lavori. «Certamente da fuori si può guardare quanto si vuole – ha risposto Troiano – ma escluderei la possibilità di salire sul tetto. Non è possibile per motivi di sicurezza e soprattutto serve competenza da professionisti per valutare l’efficacia o meno del lavoro dei muratori». Seguiranno dunque i lavori gli uffici comunali. Prima dei ringraziamenti finali dell’assessora Borsotti, il presidente del Consiglio d’Istituto Massimo Parisi ha ringraziato la scuola perché «i ragazzi, almeno per quanto posso dire, non hanno mai sofferto davvero per le infiltrazioni» e ha rilanciato la proposta, proveniente dal pubblico, di chiedere all’Amministrazione quali interventi sono in programma per la scuola anche per i prossimi anni. 

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