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“Omnibus”, il libro di Scandolara con 500 proverbi milanesi tradotti in nove lingue

Cultura

“Omnibus”, il libro di Scandolara con 500 proverbi milanesi tradotti in nove lingue

Per diventare davvero milanesi bisogna conoscere anche i proverbi dialettali, che condensano la saggezza, le tradizioni, e pure le criticità del nostro territorio. Ecco perché il brugherese Guglielmo Scandolara, insieme a Enrico Casati e Roberto Villa, ha scritto “Omnibus. Proverbi e modi di dire per vecchi e nuovi milanesi” (492 pagine, 14,90 euro). Raccoglie 500 proverbi milanesi commentati in maniera originale e tradotti in otto lingue straniere oltre che in italiano: arabo, russo, giapponese, cinese, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Dopo sette anni di lavoro l’opera è stata pubblicata dall’editore Fratelli Frilli di Genova.

«Il progetto – racconta l’autore – nasce per gioco, scherzando dapprima con i nomi dei colleghi tradotti in inglese (Natalino tradotto “Little Christmas”, Ferruccio tradotto “Little Iron”), poi da una geniale trovata di Enrico che traduce il proverbio “Dolza l’uga!” con “Sweet grapes!” alla figlia adolescente. Il giorno dopo viene in azienda ed è lì che, dopo aver apprezzato quell’aneddoto, il lampo balza quasi simultaneamente nella nostra mente: e se provassimo a tradurre anche altri proverbi?».

Sui più belli, aggiunge, «partiva anche la riflessione sul commento, che spesso riporta ai ricordi di quello che dicevano i nostri nonni e i nostri genitori oppure ci faceva pensare a quanto distante e desueta sia quell’espressione rispetto al vivere del giorno d’oggi, da rileggere con la tenerezza per i tempi andati o da criticare per l’aspro maschilismo che caratterizzava una volta la società». Il lavoro è durato circa sette anni e, a partire dal 2014, è iniziata la ricerca dei traduttori per dare un senso compiuto al progetto che si è definitivamente concluso, relativamente alla stampa dell’opera, nel giugno 2015, «perché in realtà continuano le presentazioni del libro presso librerie e biblioteche di Milano e dell’hinterland».
Sulla copertina campeggia il Duomo di Milano; in ultima pagina un’opera di Elio Nava ambientata tra le guglie. La scelta di concentrarsi sui proverbi si spiega perchè, sostiene l’autore, «i proverbi enunciano una verità. Dal latino probatum verbum ossia “parola provata” celano dietro alla loro natura breve, lapidaria, enigmatica ed alcune volte sentenziosa dei frammenti di sapienza e saggezza popolare, nati dall’osservazione di vizi e virtù e provati dall’esperienza di più generazioni; i proverbi sono un esempio “unico” di acume interpretativo dei fatti della vita quotidiana».

Tradurli in nove lingue, conclude, significa «offrire un messaggio di apertura e di dialogo interculturale, perché cambiano i contesti geografici e le rispettive culture, ma i valori non conoscono confini, sono universali. “Omnibus” ci stimola a pensare e ci ricorda che solo chi pensa è un uomo libero».

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