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L’incontro con Melania Mazzucco chiude Bruma 2013

Cultura

L’incontro con Melania Mazzucco chiude Bruma 2013

Si è chiusa anche quest’anno l’ultima edizione di Bruma che ha visto come protagonista il premio strega 2003 Melania Mazzucco. SK0-003 exam>

Romana, autrice di saggi e romanzi di successo internazionale, è una delle scrittrici più autorevoli nel panorama della narrativa contemporanea. L’apprendistato letterario avviene durante la frequentazione del centro di sperimentazione cinematografica di Roma, dove matura una scrittura versatile, concisa e sintetica adatta per la stesura di sceneggiature. «Proprio in quel periodo – confida la scrittrice- mi sembrava possedere tre vite: la prima era legata agli studi, la seconda al lavoro e la terza apparteneva ad una dimensione intima e segreta; manifestazione quest’ultima della volontà di passare dal piano dei desideri nascosti e repressi a quello letterario».070-417 exam

A questo si deve la stesura del suo primo romanzo “Il bacio della medusa”; libro realizzato durante i momenti liberi e che ha procurato alla scrittrice «una gioia infinita», dimostrando il valore catartico attribuito alla scrittura. L’inizio del romanzo, ambientato all’interno di una camera oscura, è emblematico del modo di intendere il processo creativo da parte della Mazzucco. La scrittrice instaura una similitudine tra l’emergere dell’immagine sulla lastra della foto e la mente dello scrittore dove fioriscono pensieri, emozioni sino a quel momento inconsci. L’opera narra le vicende di Medusa, una ragazzina figlia di contadini, nella Torino di inizio Novecento. Diversi sono i riferimenti ai scrittori di fine Ottocento, evidenti nella ricostruzione verghiana del periodo storico e della lingua e nella volontà di voler ripercorrere la storia d’Italia attraverso personaggi femminili.

Significativo è il suo rapporto con l’arte, passione nata durante la visione della “presentazione di Maria al tempio” di Tintoretto, autore cui dedicherà un opera biografica nel 2009. «Ciò che mi colpì del dipinto fu la rappresentazione di un vasto universo femminile di tutte le età, ma soprattutto la solitudine di Maria bambina che non teme di andare incontro al suo destino; ravvisai in essa un modello di donna forte». Conclude l’autrice: «l’arte è fonte aspirativa e generatrice di molte mie storie e aiuta a conoscerci veramente». Forte è il legame con Roma, descritta con sembianze antropomorfe e sensuali; una “città femmina” tradizionalmente associata al corpo.

Con “Vita” affronta il tema dell’immigrazione italiana, costruendo un romanzo commemorativo delle molte vite emigrate in America, sulla base di ricordi famigliari.

In “Un giorno perfetto” addotta le unità di tempo e di luogo tipiche della tragedia, affrontando il tema dei omicidi famigliari. «Trovo la cronaca nera interessante perché in essa si possono interpretare i rapporti e la situazione di salute presente in una società».

L’incontro ha confermato lo stesso successo dei primi due appuntmenti, dimostrando come sia vivo l’interesse per la lettura del pubblico brugherese. L’assessore alla cultura Laura Valli ha evidenziato come «grazie alla disponibilità della biblioteca civica e all’iniziativa di Camilla Corsellini, la giornalista e scrittrice organizzatrice dell’evento, Brugherio si è attestata come una piazza importante per la letteratura».

Marco Carrara

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