Consiglio comunale sospeso: «Sabotaggio, ne va di mezzo la città»

«Un fatto che riempie di preoccupazione». Così il Partito Democratico, la lista civica Brugherio è tua! e Alleanza Progressista giudicano l’uscita dal Consiglio comunale dei consiglieri di maggioranza.

«Durante la discussione del nuovo regolamento patrocini e contributi, – ricordano le liste – nel momento delle dichiarazioni di voto, è stato fatto notare (da Damiano Chirico ndr) che in quel momento la maggioranza non era in grado di garantire il numero legale da sola e che il voto sarebbe stato possibile solo grazie alla presenza in aula della minoranza».

In maniera del tutto improvvisa, «abbiamo assistito a una reazione scomposta del Sindaco Assi che ha intimato ai Consiglieri di maggioranza di abbandonare l’aula, determinando così la sospensione della seduta del Consiglio comunale. Il fatto che per ripicca la maggioranza saboti i lavori del Consiglio, peraltro al momento della votazione di una delibera proposta dall’amministrazione, segna un precedente preoccupante».

Secondo i partiti, la questione non riguardava «attacchi personali», ma si è semplicemente descritta una situazione. I lavori del Consiglio comunale sono e dovrebbero essere sempre rivolti nell’interesse della comunità. Vedere questo gesto di auto sabotaggio non fa bene alle istituzioni, non fa bene alla nostra città».

Come forze di opposizione, concludono, «siamo rimaste in aula durante i successivi due appelli che hanno sancito l’assenza del numero legale: lo abbiamo fatto per responsabilità e rispetto per i cittadini. Due principi che auspichiamo tornino presto a essere condivisi da tutto il Consiglio».

Interpellato, il presidente del Consiglio comunale Michele Bulzomì non entra nel merito delle decisioni politiche: «Ho preso atto solo di non aver il numero legale, ho fatto appello la seconda volta dopo 10 minuti. Non avendo il numero legale ho sospeso la seduta rinviandola a martedì 15 luglio».