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Nidi, ok al regolamento (ma senza la norma leghista «prima gli italiani»)
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la revisione del regolamento dei nidi comunali proposta in aula dall’assessore Mariele Benzi.
Alcune modifiche, ha detto Benzi, «si sono rese necessarie a seguito di cambiamenti intervenuti in ambito normativo e gestionale. Ma già che c’eravamo, abbiamo tolto prescrizioni anti Covid, ripetizioni e ridondanze». Tra le novità più significative, precisa, «si trova l’aver uniformato il mese di iscrizione del nido comunale a quello di tutte le altre scuole territoriali, passando al mese di gennaio anziché, come accadeva prima, al periodo da marzo a maggio».
Il regolamento si compone di 18 articoli: di questi, 10 sono stati aggiornati.
Durante la discussione, il consigliere comunale Stefano Manzoni (Lega) ha riferito che, per il rammarico del suo partito, non è stata inserita una norma che dava priorità di iscrizione ai cittadini italiani.
«Ci è stato detto – ha spiegato Manzoni – che già in Veneto si è provato ad inserire un articolo simile nel regolamento dei nidi, ma poi è stato rimosso perché definito anticostituzionale da un giudice». Ma la Lega non si arrende: «Faremo pressioni – promette Manzoni – anche al Governo centrale perché in futuro si possa inserire una norma che dà la precedenza agli italiani».
