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Mercoledì 18, viaggio ne “I promessi sposi” con il prof. Giuseppe Langella all’ACU 

Il professore Giuseppe Langella
Il professore Giuseppe Langella

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Mercoledì 18, viaggio ne “I promessi sposi” con il prof. Giuseppe Langella all’ACU 

Mercoledì 15 febbraio, alle ore 17 presso la sede dell’A.C.U. (Accademia della Cultura Universale) situata in Viale Lombardia presso il Centro di Formazione Professionale Clerici Academy, si terrà una lezione straordinaria su I promessi sposi tenuta dal docente di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea, prof. Giuseppe Langella, dal titolo “I promessi sposi e lo statuto del personaggio moderno”, all’interno del corso di letteratura su Alessandro Manzoni da me tenuto. La lezione, aperta a tutti gli iscritti dell’A.C.U. e ai quali si chiede di confermare la partecipazione, si concentrerà sulle quattro rivoluzioni letterarie compiute da Manzoni: sociologica, anagrafica, estetica e morale. Insomma, un viaggio all’interno del capolavoro manzoniano ricco di spunti e di novità provenienti da uno dei centri di ricerca all’avanguardia nello studio della figura e dell’opera del celebre scrittore lombardo (il prof. Langella fa parte del Comitato Scientifico dell’Edizione Nazionale ed Europea delle opere di Alessandro Manzoni e condirige la «Rivista di Studi Manzoniani»). Passiamo ora alla presentazione del relatore. Giuseppe Langella, nato a Loreto nel 1952 e professore ordinario all’Università Cattolica dal 2005 al 2022, è un appassionato studioso sia di Manzoni che di Italo Svevo cui ha dedicato diversi saggi e opere monografiche, interessandosi anche a varie tematiche come la poesia civile e contemporanea e le inquietudini religiose degli scrittori novecenteschi. Direttore a suo tempo del Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita” con l’annesso “Archivio della letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca”, dal giugno 2021 è presidente della “Società italiana per lo studio della modernità letteraria”. Oltre ad essere attento alla realtà prettamente scolastica e alla formazione dei futuri docenti di letteratura nelle scuole di vario grado, Giuseppe Langella si è dedicato sia alla stesura di manuali di letteratura per la scuola superiore sia, in veste privata, alla coltivazione della poesia. Infatti Langella fa parte del movimento letterario dei poeti del “realismo terminale”, ossia un gruppo di lirici (tra cui si ricorda Guido Oldani) che, davanti alla progressiva invasione degli oggetti nella nostra vita quotidiana sia materiale che immateriale, ritengono che l’unica arma che rimane al poeta sia quella dell’ironia perché «l’uomo, deriso, si ravveda» e «un po’ di sangue gli torni a irrorare il cervello. Perché la mente non sia solo una playstation», come si legge dal Manifesto breve del realismo terminale. Insomma, una figura poliedrica e ricca di ispirazione per passare un’ora in compagnia della cultura e della conversazione, all’insegna del più profondo e ricco umanesimo.

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