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Jacopo Di Pumpo premiato come «piccolo hacker»

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Jacopo Di Pumpo premiato come «piccolo hacker»

Jacopo Di Pumpo ha solo quindici anni, ma è un vero genio dell’informatica: a dirlo non sono solo la mamma Carmela Santamaria, gli insegnanti dell’indirizzo informatico dell’istituto I.T.S.O.S. Marie Curie a Cernusco sul Naviglio e, prima ancora, quelli della scuola media, ma i risultati conseguiti.

L’app in quinta elementare

Quelli del 2019, quando frequentava la quinta elementare e insieme a un compagno ha progettato un’applicazione di pagamento online, vincendo il concorso italiano e internazionale indetto dal «CoderDojo», un movimento no-profit internazionale irlandese con lo scopo di avvicinare i bambini ed i ragazzi all’informatica attraverso la realizzazione di club di programmazione gratuiti.

Medaglia d’argento

E quelli dello scorso 30 maggio, quando è stato premiato due volte: con medaglia d’argento per essere arrivato settimo su più di mille studenti alle Olimpiadi italiane di cybersicurezza, e con il titolo di «più piccolo hacker di Italia». Traguardi ottenuti grazie a una passione e un’attitudine innata all’informatica, ha raccontato mamma Carmela: «Jacopo è stato un bambino prodigio, che fin dai tre anni giocava con il computer. Negli anni, attraverso tutorial, ha coltivato la propria passione completamente da autodidatta». Quella stessa attitudine che è stata supportata e incentivata dalle insegnanti della scuola media «Leonardo da Vinci» frequentata dal giovane brugherese: «Non ringrazieremo mai abbastanza i professori del corso F, nello specifico Barbara Lolli e Luca Ceniti, per aver accolto e guidato Jacopo». 

Appassionato di cybersicurezza

La programmazione prima, e la cybersicurezza poi, sono diventati negli anni pane quotidiano per il neoquindicenne, che in particolare durante i due anni di lockdown, con la didattica a distanza, ha iniziato a scandagliare tutte le piattaforme messe a disposizione delle scuole allo scopo di trovare eventuali falle. «Pensi che prima di iscriversi all’I.T.S.O.S. Jacopo ha segnalato al preside le falle della piattaforma scolastica della scuola superiore – ha spiegato Carmela -.  Di qui l’attenzione anche dell’insegnante di informatica dell’ultimo anno, che gli ha proposto di partecipare alle Olimpiadi». «Mi piace indagare dentro un sistema e capire come è fatto, pensando all’inverso di come il programmatore l’ha scritto, per trovare cosa non va e correggerlo» ha commentato Jacopo.

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