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Individuata sui gelsi di Increa e nel quartiere ovest la dannosa cocciniglia giapponese. Il comune: «Segnalate gli avvistamenti»

Le caratteristiche sacche ad anello della Takahashia japonica. Foto dal sito di Regione Lombardia
Le caratteristiche sacche ad anello della Takahashia japonica. Foto dal sito di Regione Lombardia

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Individuata sui gelsi di Increa e nel quartiere ovest la dannosa cocciniglia giapponese. Il comune: «Segnalate gli avvistamenti»

È stata di nuovo individuata in città nei giorni scorsi la cocciniglia Takahashia japonica. Lo rende noto il sindaco Marco Troiano, specificando che è stata segnalata per la prima volta in Europa nel 2017 in un parco comunale a Cerro Maggiore, mentre il primo rinvenimento a Brugherio risale al 2020, su un gelso.

«Quest’anno l’infestazione principale è stata avvistata al parco Increa e nel quartiere Ovest, su alberi di gelso, che saranno oggetto di interventi di rimozione dei rami infetti». Mentre, nel 2020, erano state colpite soprattutto in Via San Giovanni Bosco, «sugli alberi di liquidambar, ma non sugli aceri; nella stagione invernale 2021-2022 tutto il filare alberato è stato oggetto di potature».

La rimozione degli alberi attaccati dall’insetto è infatti il principale metodo per combatterlo. La Takahashia Japonica non è pericolosa né per l’uomo né per gli animali. È facile riconoscerla per via delle sacche che lascia, ad anello, contenenti migliaia di uova, ed è molto dannosa per le piante.

In caso di forte infestazione, spiegano i tecnici di Regione Lombardia, «questa cocciniglia può provocare il disseccamento di foglie e di giovani rami, ma i danni maggiori sono causati dalle neanidi (cioè gli insetti neonati) di prima età che si posizionano sui giovani germogli delle foglie e sulle gemme fiorali causandone il disseccamento e la caduta e di conseguenza anche la mancata produzione dei frutti».

Chi la avvistasse può segnalarlo scrivendo a verde@comune.brugherio.mb.it

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