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Sanità, la regione approva: Casa di Comunità al Centro commerciale Kennedy

Negozi vuoti al primo piano del centro commerciale Kennedy
Il piano superiore del Centro commerciale Kennedy

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Sanità, la regione approva: Casa di Comunità al Centro commerciale Kennedy

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la delibera che individua i terreni e gli immobili da destinare alla realizzazione di Case di Comunità (218), Ospedali di Comunità (71) e Centrali operative territoriali (101) su terreni o immobili di proprietà del Servizio socio-sanitario regionale o di Enti locali. Il Pnrr (Piano nazionale di resilienza e ripartenza) ha stanziato 2 miliardi di euro per istituirne 1.288.

In città, la Casa della Comunità (CdC, qui un articolo che ne spiega il ruolo) con Centro operativo territoriale (CoT) saranno al piano superiore del Centro commerciale Kennedy di via Kennedy.

La giunta regionale ha dunque accolto la proposta dell’amministrazione locale: erano in gioco, a quanto risulta, sia la palazzina dell’ASST in viale Lombardia, vicino al Bennet, che il Kennedy. Con il Comune di Brugherio che spingeva per questa seconda soluzione. «Alcune settimane fa – conferma il sindaco Marco Troiano – abbiamo fatto un sopralluogo con i tecnici della sanità regionale per verificare l’adeguatezza degli spazi. Siamo soddisfatti che la proposta sia stata condivisa».

Il Centro Kennedy si sviluppa su 2 piani (oltre a un parcheggio interrato). Tutti i locali del piano terra sono sostanzialmente occupati da attività commerciali ormai stabilmente avviate: ad alcune che vedono una rotazione più frequente se ne affiancano altre presenti fin dalla fondazione o quasi come la banca, il supermercato, la libreria per citarne alcuni. Il piano superiore è invece semi deserto, sebbene alcune attività comunque ci siano, come i parrucchieri.

Alcuni dei tanti spazi vuoti sono di proprietà del Comune, anche a seguito di accordi sottoscritti fin dalla costruzione del Centro commerciale e a un meccanismo di rinuncia dei proprietari che ha assegnato automaticamente gli spazi al Municipio. Altri, vuoti, sono invece proprietà di privati e disponibili alla vendita o all’affitto.

I dettagli della Casa della Comunità sono ancora da definire, così come i tempi di realizzazione, anche se da programma dovrebbero essere concluse il 40% entro il 2022 e tutte entro il 2024, costo 1,5 milioni di euro l’una.

Secondo quanto riferisce il sindaco, la struttura brugherese potrebbe realizzarsi a tappe, a partire dai locali che ospitarono provvisoriamente la Biblioteca, all’estrema destra della galleria superiore. E, da lì, man mano allargarsi secondo le disponibilità comunali. L’idea potrebbe essere quella di concentrare al piano terra le attività commerciali, lasciando tutto (o quasi) il primo piano agli scopi socio sanitari della CdC. La Casa di Comunità è infatti definita dalla Regione come «luogo di relazione e attenzione a tutte le necessità di vita della persona e della comunità».

Si conferma così, spiega la vicepresidente della Lombardia Letizia Moratti «la graduale e progressiva attivazione dei servizi di almeno due Case di Comunità e di un Ospedale di Comunità in ciascuna delle Ats lombarde a partire dal 31 dicembre 2021. Tutto ciò – continua – tenendo presente che il quadro programmatorio potrebbe subire modifiche a seguito della definizione delle effettive disponibilità economiche derivanti dal Pnrr».

La nuova organizzazione, si legge nei documenti regionali, «ha la funzione di avvicinare il cittadino alle cure primarie e ai servizi socio-assistenziali, e collegarlo facilmente, in base alle necessità, direttamente con la rete ospedaliera».

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