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Spesa, farmaci: il numero per chiedere un aiuto è 039.2893375

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Spesa, farmaci: il numero per chiedere un aiuto è 039.2893375

Dimmidicosahaibisogno. Scritto così, tutto attaccato, è il servizio comunale di accompagnamento dedicato alle persone più fragili in queste settimane in cui, a causa del Coronavirus, è necessario restare a casa.

È un numero di telefono cui si può rivolgere, principalmente per fare la spesa o ricevere farmaci, chi ha già compiuto 65 anni e non ha una rete di aiuto familiare. E anche chi, di qualunque età, è stato messo dalla Ats in sorveglianza attiva, vale a dire in stretta quarantena per sospetto di essere entrato in contatto con una persona positiva al virus.

«Abbiamo iniziato a pensarci la scorsa settimana, quando i decreti del Governo hanno aumentato le restrizioni», ricorda il funzionario comunale Massimiliano Quartarone, referente e coordinatore del servizio. «Se è vero – aggiunge – che è consentito uscire di casa per fare la spesa, è comunque molto sconsigliato a chi ha superato i 65 anni. A loro la portiamo noi, così come i medicinali, se non hanno parenti che possano provvedere».

Praticamente funziona così: basta telefonare al numero 039.2893375, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18. Risponde un volontario, che valuta le necessità di chi telefona. Se è un tema da servizi sociali, dirotta la chiamata a un educatore, se è un tema di carattere generale legato agli uffici comunali la dirotta al centralino, se invece rientra nella specificità del servizio, la prende in carico. Registra il contatto, la richiesta e la passa alla Croce Rossa, capofila delle quattro associazioni che si sono rese disponibili: le altre sono Croce Bianca, Alpini e associazione Carabinieri. Un volontario richiamerà poi l’utente per accordarsi sui dettagli della consegna.

Nei primi giorni il ritmo è di 30 chiamate al giorno, spiega Quartarone, l’area operativa è l’ufficio anagrafe: «Vi si trovano tre volontari per turno, nelle cabine che garantiscono la dovuta distanza, insieme a un supervisore e un educatore dei Servizi Sociali che si fa carico dei casi di sua competenza».

Le telefonate sono diverse, la maggior parte non rientrano nella fascia d’età sopra ai 65 anni. «Ci chiamano diversi cittadini spaventati – afferma il funzionario – che non vogliono uscire di casa neppure per la spesa. A loro passiamo l’elenco delle attività commerciali brugheresi che fanno consegne a domicilio» (lo trovate cliccando qui).

Diverse chiamate vengono passate all’educatore, o perché la persona è già nota ai Servizi, o perché la difficoltà è di complessa gestione, come l’assenza della badante. Agli altri, invece, viene portata la spesa, o i medicinali, come da accordi.

Con particolare attenzione a chi è contagiato o ha il sospetto di esserlo o è in quarantena. Questi casi sono gestiti con tutta l’attenzione del caso direttamente dalla Croce Rossa o Croce Bianca che sono attrezzate e hanno la formazione opportuna per evitare ogni tipo di contatto.

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