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Migranti, cosa ne sai? Venerdì 15 un convegno “contro i luoghi comuni”

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Migranti, cosa ne sai? Venerdì 15 un convegno “contro i luoghi comuni”

Richiedenti asilo puliscono da volontari i vialetti del cimitero di via San Francesco nell’ottobre 2017. Foto dal profilo facebook dell’assessora Laura Valli

Hanno scelto come relatori due avvocati «perché così restiamo nell’ambito del vero e del falso senza influenze politiche né religiose». Cinzia Giannini introduce così l’incontro “Richiedenti asilo. Cosa ne sai? (!)” che si terrà venerdì 15 dicembre alle 20,45 presso la sala conferenze della biblioteca, via Italia.

Persone e numeri
«Si parlerà di persone, numeri e luoghi comuni – aggiunge -, perché l’informazione riguardo ai migranti, soprattutto in tv, è spesso poco obiettiva e non aiuta le persone ad avere le idee chiare sul fenomeno». Ne parleranno gli avvocati Benedetta Tonetti e Pietro Di Stefano. https://www.facebook.com/events/1927642167251489/

«Serve analisi libera»
I flussi migratori, spiega Giannini, «sono spesso considerati come fenomeno strutturale o come invasione, comunque un problema che necessita di una risposta». Ma per affrontarli, aggiunge, «è imprescindibile una conoscenza e una analisi seria, libera da preconcetti e pregiudizi». È ciò che si propone la serata, organizzata dall’associazione Mutàr di cui Giannini è responsabile insieme a Zaira Ruberto e Desiree Sabba. Affiancano l’opera di sensibilizzazione sul tema a progetti concreti di integrazione. Tra questi, “non solo parole” affronta l’intercultura parlando a minori, adulti, famiglie straniere in svantaggio socio culturale, con laboratori transculturali, clinici e di mutuo aiuto.

La terza accoglienza
Affrontano la “terza accoglienza”, vale a dire quella che dovrebbe portare all’autonomia, dopo la prima (cioè gli hotspot delle Prefetture dove i richiedenti asilo dovrebbero restare non più di un mese) e la seconda (gli Sprar, sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati dove si attivano progetti di integrazione come i corsi di lingua). Mutàr segue la strada di percorsi clinici, culturali, sociali, lavorativi. A Brugherio, per citare una delle iniziative più note, è attiva Saba, un gruppo musicale formato da italiani e migranti.

Mutàr, in città dal 2011
Mutàr è «un’associazione di 22 professionisti ai quali viene chiesta anche attività di volontariato, per essere fino in fondo parte del gruppo e condividerne i valori», spiega Giannini, che lavora anche all’interno del reparto di psichiatria dell’ospedale di Vimercate. È nata nel 2009 ed è attiva in città dal 2011. Dal gennaio 2015 si occupa anche di richiedenti asilo, soprattutto con il gruppo di persone ospitate nell’ex convento di Maria Bambina. La principale attività del gruppo sono però le terapie espressive proposte come forme alternative di cura: musicoterapia, danzaterapia, arteterapia, drammaterapia.

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