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La minoranza unita attacca sui modi e sui contenuti del Piano del centro. Segnalazioni a Procura, Anac e Corte dei conti

Politica

La minoranza unita attacca sui modi e sui contenuti del Piano del centro. Segnalazioni a Procura, Anac e Corte dei conti

 

Alla minoranza il Piano del centro non piace. Soprattutto, non li convince la procedura di discussione e approvazione scelta dal Comune. Tanto da aver presentato un esposto all’Anac (autorità nazionale anticorruzione) chiedendo se è tutto in regola.

Nei prossimi giorni, depositeranno anche due ulteriori segnalazioni alla Procura e alla Corte dei conti.

L’hanno annunciato in una conferenza stampa congiunta i capigruppo di opposizione in consiglio comunale. Stefano Manzoni (Lega Nord), Francesca Pietropaolo (Lista Ronchi Sindaco e Fratelli d’Italia), Massimiliano Balconi (X Brugherio), Michele Bulzomì (Forza Italia), Roberto Assi (Brugherio popolare europea), Marco Fumagalli (Movimento 5 Stelle), Carlo Nava (Uno sguardo oltre). Tutti tranne Vincenzo Panza di Progetto Brugherio.

 

«Atti dovuti»

«Le azioni che abbiamo intrapreso sono atti dovuti – hanno esordito – perché quando un consigliere sospetta un’anomalia è tenuto a segnalarla». Il Piano del centro, secondo i sette accusatori, avrebbe «umiliato la città e il Consiglio comunale. Non ci spieghiamo – hanno detto – perché il progetto più impattante degli ultimi 50 anni non sia stato illustrato nel dettaglio e discusso in Consiglio comunale».

Le spiegazioni date dal sindaco, secondo cui tutto sarebbe già anticipato nel Pgt votato dai consiglieri, «non ci convincono perché, ad esempio, mai nei documenti, se non fugacemente in un punto, si parla di Maria Bambina, edificio strategicamente centrale per dare un senso al Piano del centro. Se oggi è fondamentale, perché nel Pgt non se ne parla?».

Il presunto «danno erariale» per cui la minoranza ha scritto alla Corte dei conti sarebbe invece motivato dalla «mancanza di un’asta pubblica per l’assegnazione dei terreni. I lavori che verranno effettuati in centro città – sostengono – non sono altro che il pagamento della vendita al privato di terreni e volumetrie comunali. Allora perché non aggiudicarli al miglior offerente?».

Starà ora alle autorità competenti, in tempi che non è possibile prevedere, verificare se ci sono state irregolarità.

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