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Nel ricordo della maestra Porta, insegnante anche nella vita

Cronaca

Nel ricordo della maestra Porta, insegnante anche nella vita

scuola-bibliotecaNella scuola con il calamaio ed i banchi di legno, la giovane maestra Maria Zita Porta cominciava il suo percorso d’insegnante. Si tratta di un’epoca lontana nella quale una classe poteva avere anche sessanta alunni, ma le maestre uniche, così chiamate perchè insegnavano da sole tutte le materie, riuscivano comunque a dare cure ed attenzioni ad ogni singolo bambino. Le colleghe ricordano in queste settimane una preziosa maestra dentro e fuori l’ambiente scolastico, una maestra per tutta la vita dotata di grande buon senso. Maria era difatti una guida ed in modo discreto offriva il proprio aiuto, consigli e suggerimenti alle colleghe ed alunni, soprattutto a quelli che più ne avevano bisogno. Quando venne abolito il dopo-scuola Maria decise di ospitare gli alunni a casa propria in modo gratuito perché non aveva cuore di vederli per strada.
Il suo impegno non fu solo all’interno delle amate mura scolastiche: Maria fu infatti una delle iniziatrici dell’associazione maestri cattolici di Monza, per la quale offriva corsi di formazione che erano sempre capaci di stimolare tutti i componenti e che le colleghe assicurano che mai vi avrebbero rinunciato. Con l’associazione organizzava anche dei viaggi e gite durante i quali aveva piacere a visitare le scuole dei luoghi e a vedere i libri da cui si apprendeva per confrontarsi sempre con realtà d’insegnamento diverse dalle proprie.

Il diploma di benemerenza nel 1988
Il 16 gennaio 1988 ricevette dal provveditore agli studi di Milano con decreto del presidente della Repubblica, il diploma di benemerenza di prima classe con diritto di fregiarsi della medaglia d’oro. In questa data Maria aveva infatti lavorato per ben 40 anni nella scuola e sempre in modo ottimo. Con questo diploma si attesta la profonda vocazione per l’insegnamento con la quale Maria preparava alla vita i suoi alunni.

Un impegno civico costante
“Una persona colta, anche se non lo dava a vedere, ma bastava parlarci per capire quanto profondo fosse il suo pensiero”. Maria ha collaborato al sorgere della biblioteca di Brugherio e con altre colleghe scrisse dei libri per bambini tra cui “La città di Teodolinda” e la riscrizione di Vangeli con delle bellissime illustrazioni. L’impegno civico di Maria continuò anche negli ultimi anni di vita: finchè le fu possibile si recava infatti per tutte le volte che poteva con la propria bicicletta in biblioteca ed in parrocchia e poi a piedi, nonostante qualche difficoltà motoria tanta era la voglia di continuare la propria opera altruista. Instancabile, si dedicava al ricamo e alla copia dal vero dei fiori che realizzava con matite ed acquarelli, amava molti i fiori, specialmente quelli di montagna e di cui sapeva i nomi in latino. Le colleghe ricordano così in queste settimane il grande dono della maestra Maria, un dono unico grazie al quale hanno potuto trarre sempre un grande beneficio e per cui le saranno sempre grate.

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