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La Pasqua di convivenza di sessanta adolescenti

Comunità Pastorale

La Pasqua di convivenza di sessanta adolescenti

È stata una Pasqua particolare per circa sessanta tra adolescenti ed educatori della Comunità Pastorale. Per prepararsi a vivere al meglio questa festa, cuore dell’annuncio cristiano, hanno infatti vissuto insieme nei rispettivi oratori dalla sera del giovedì santo fino alla veglia del sabato, condividendo gli spazi, i momenti di riflessione e partecipando alle celebrazioni nelle parrocchie.

«La cosa che più mi è piaciuta è stato vivere insieme agli altri, perché mi ha aiutato a non pensare solo a me stessa» racconta Viola Morra, della parrocchia di San Carlo. Le giornate erano scandite dalla preghiera del mattino e della sera: il venerdì è stato poi dedicato al silenzio e alla riflessione, culminato poi con la partecipazione alla via crucis cittadina, mentre il sabato tutti i gruppi si sono ritrovati per una gita insieme al lago di Como.

Una proposta intensa, che però ha saputo conquistare il cuore dei ragazzi. «La cosa che più ho apprezzato sono stati i momenti di riflessione, perché ho avuto il tempo di fermarmi a riflettere su me stesso e sulla mia vita» spiega Davide Mastromauro, 17 anni, di San Bartolomeo. Gli fa eco il coetaneo Davide Rovelli: «Ho apprezzato specialmente le due adorazioni del venerdì santo: durante la vita quotidiana è difficile stare in silenzio per ascoltare se stessi. Grazie a queste occasioni ho capito l’importanza di questo bellissimo gesto».
Era la prima volta in cui al gruppo adolescenti veniva fatta una proposta di questo tipo e, nonostante le normali difficoltà e aspetti da migliorare, dalle parole dei ragazzi emerge come il bilancio di questo primo anno sia senza dubbio positivo.

«È difficile fermarsi a riflettere, eppure siamo riusciti a creare un gruppo, a vivere un momento di fede, gioia e condivisione.» conclude Annalisa Brivio, 16 anni «Questi giorni mi hanno resa felice e mi hanno fatto capire quanto il Signore ci è vicino e rende buona la nostra vita».

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