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“Dio a modo mio”: la fede secondo i millennials

Comunità Pastorale

“Dio a modo mio”: la fede secondo i millennials

Un Dio lontano dagli altari e dalle istituzione ecclesiastiche, più vicino ad un’ etica personale. E ancora, l’ammirazione per Papa Francesco e il ricordo nostalgico per i pomeriggi passati in oratorio.
È questa la fotografia scattata dall’Istituto Toniolo a proposito della fede dei cosìddetti “millennials”, i giovani nati nelle ultime decadi del ‘900.
L’indagine, avviata nel 2012 nell’ambito del Rapporto giovani, in collaborazione con l’Università Cattolica e Fondazione Cariplo, ha coinvolto oltre 150 intervistati, tutti battezzati, appartenenti a due fasce di età (19-21 anni e 27- 29 anni) e provenienti da grandi città o piccoli centri sparsi per il Nord, Centro e Sud Italia. Le domande che sono state loro rivolte spaziavano dalle loro esperienze personali, alle loro considerazioni sulla Chiesa, fino alla loro idea di Dio.

Una fede personale
Ciò che emerge è una fede vissuta in modo personale, lontana da riti e dogmi precostituiti, ma allo stesso tempo molto presente nella loro vita (“Non vado a messa, ma spesso prego da solo”).
Se si passa poi ad osservare le esperienze passate, si osserva un’insofferenza rispetto alla catechesi, spesso vissuta come un’imposizione e abbandonata dopo la cresima, mentre invece l’oratorio e i sacerdoti sono ricordate con nostalgia. Interessante notare poi come verso i 25 anni si verifichi spesso una sorta di “ripensamento”, che spesso porta ad un ritorno alla fede.

«Un universo inesplorato»
«Per la prima volta abbiamo un quadro completo sul rapporto fra il mondo giovanile e la fede», ha spiegato all’agenzia SIR monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica di Milano. «Il rapporto dei giovani con la fede fa parte di un universo ancora inesplorato e se la Chiesa vuole dialogare con le nuove generazioni deve imparare a percorrere le loro strade, senza paura di ascoltare le loro opinioni».
I risultati dell’indagine sono confluiti nel libro “Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia”, realizzato da Rita Bichi, professore ordinario di Sociologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Paola Bignardi, già presidente nazionale di Azione Cattolica e membro del Comitato di Indirizzo dell’Istituto Toniolo.

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