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La variante al Pgt in 8 punti: meno abitanti, meno case

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La variante al Pgt in 8 punti: meno abitanti, meno case

1. Cosa è la variante al Pgt
Il Piano di Governo del territorio varato dal commissario era un documento tecnico e non politico. L’attuale Giunta ne propone una “variante”, che lo modifica secondo la visione che ha della città questa amministrazione. Ci si trova al momento nella fase tra l’adozione e l’approvazione: ai cittadini è chiesto di implementare e migliorare il documento. Il Consiglio comunale, sostiene il sindaco, non ha approvato il documento di dettaglio, che sarà realizzato dopo le osservazioni dei cittadini, ma il quadro delle strategie.

2. Quanto costa stendere un Pgt
Il Pgt fatto dal commissario fu affidato a tecnici esperti e costò circa 270mila euro; l’attuale variante, riporta Troiano, è costata circa 15mila euro in consulenze esterne: quasi tutto il lavoro è stato realizzato dai dipendenti comunali.

3. Perché è stata necessaria una variante al Pgt?
Secondo il sindaco Troiano, perché c’è stato un rallentamento della domanda di nuove case; perché il l’attuale Pgt è composto da norme di difficile attuazione; perché nasce su un Prg avviato dall’allora sindaco Carlo Cifronti e finora attuato solo al 14%; perché è stato fatto da un tecnico senza visione strategica e politica; perché sono entrate in vigore nuove norme regionali sul consumo di suolo.

4. Il contributo dei cittadini
Si apre ora la fase delle osservazioni al Piano, che è stato pubblicato sul sito del Comune nelle sue centinaia di pagine. È possibile visionarlo anche presso l’ufficio urbanistica. Un gruppo di professionisti ha già protocollato un ampio documento di richieste di modifica: saranno inserite come ufficiali osservazioni alla variante. Il contributo dei cittadini, ha detto il sindaco Troiano, è stato importante per la stesura della variante ed è stato raccolto con un sondaggio nelle scuole, con serate di incontro, con i tavoli tematici del 2010 dell’amministrazione Ronchi.

5. Indirizzi strategici
Secondo Troiano, il livello di urbanizzazione (alto) impone una revisione delle attuali regole. «Invertiamo prospettiva: prima si diceva al privato: “Costruisci pure dove hai chiesto, poi decideremo cosa chiederti in cambio nell’interesse della città”. Adesso diventa: “Abbiamo bisogno questa tal cosa nella città dei servizi, vediamo come possiamo ottenerla”.

6. I 5 sistemi
La variante si sviluppa attraverso 5 “sistemi”, ha spiegato la giunta. Il sistema paesistico e ambientale, con salvaguardia del verde; il sistema dei servizi, con analisi degli spazi pubblici e dei negozi di prossimità; il sistema della viabilità, con analisi del traffico; il sistema produttivo e commerciale, con valorizzazione delle attività produttive esistenti tutelando l’identità e promuovendo possibili potenziamenti oltre che riqualificando aree dismesse; il sistema residenziale, con limitazione del consumo di suolo e verifica degli indici con le effettive esigenze insediative oltre all’incentivo per la riqualificazione energetica.

7.  I numeri
La variante comprende 8 ambiti di trasformazione, 10 ambiti di riqualificazione, 4 ambiti di rigenerazione urbana. Elimina 25 ettari di cemento più altri 22 intorno al parco Increa, in totale 47 ettari. Riflette una previsione anagrafica nel futuro di 38.571 abitanti: molti meno dei 45.600 immaginati dal Pgt del commissario. Parte dall’idea che 9.700 brugheresi lavorano fuori città: è il 25% della popolazione e 40% dei lavoratori.

 8. Il Piano del centro
Inaspettatamente, il Piano del centro è stato inserito nella variante al Pgt con una volumetria di 20mila metri cubi (nella prima presentazione ufficiale di marzo era di 28mila metri cubi). Secondo Troiano è prematuro affrontare il dettaglio del Piano del centro: se ne parlerà in Consiglio tra mesi.

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