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Tornano in mostra dopo 25 anni le bici del museo Galbiati

Cultura

Tornano in mostra dopo 25 anni le bici del museo Galbiati

Al via “F.a.T.A.” (Fuoco, Aria, Terra e Acqua) la mostra dei Velocipedi, in programma presso la Sala Conferenze della Biblioteca di Brugherio dal 10 ottobre al primo novembre, collegata alle celebrazioni dei 150 anni del Comune.
Vera protagonista dell’originale esposizione, ideata di concerto con Mostrestoriche e il Museo Miscellaneo Galbiati di via Mameli, è in realtà la bicicletta «che viene associata in maniera originale a tutti i quattro elementi della natura», come spiega Giovanni Galbiati, nipote di Fermo, fondatore dell’omonimo museo.
Ci saranno così le due ruote sportive, legate al sudore e alla fatica (terra), quelle da neve o quelle dei pompieri (acqua). E quelle del mondo militare (fuoco): tra i pezzi più rari della collezione, si annoverano infatti ben 15 esemplari appartenuti ai bersaglieri della prima guerra mondiale. All’invenzione delle gomme pneumatiche è infine dedicata la sezione aria con altri modelli introvabili e di sicuro interesse. E non c’è dubbio che la collezione Galbiati sia tra le più importanti d’Europa, vantando pezzi unici o rari come il Monociclo di Rousseau e il celerifero, antenato della due ruote risalente addirittura all’epoca della Rivoluzione Francese.

La prima di una serie di iniziative che coinvolgeranno il Museo Galbiati
«L’iniziativa – spiega ancora Giovanni Galbiati – è la prima di una serie che abbiamo in mente di attivare con il Comune: ogni anno avremmo pensato di proporre, seguendo un tema, una delle collezioni del nonno, per promuovere e valorizzare l’inestimabile patrimonio del Museo».

Valli: «Preziosissimo patrimonio della città»
L’assessora alle Politiche Culturali Laura Valli ha sottolineato: «A venticinque anni dall’ultima esposizione a Brugherio, non potevamo che pensare a una mostra dedicata al Museo Miscellaneo Galbiati per inaugurare l’anno dedicato al 150° anniversario del nostro Comune e allo stesso tempo per valorizzare questo preziosissimo patrimonio della nostra città. Dei nostri 150 anni di storia, Fermo Galbiati ne ha infatti attraversati più di 90, dedicando la sua vita a quella che nel tempo si è accreditata come una tra le più vaste e prestigiose collezioni d’Europa. Ma l’entusiasmo e l’amore nel cercare con certosina pazienza “ciò che gli altri buttano via”, mantengono intatta la freschezza di quando, più di sessant’anni fa, ha cominciato a coltivare la sua passione di collezionista».

L’inaugurazione della mostra
La mostra sarà allestita presso la galleria Esposizioni di Palazzo Ghirlanda-Silva in via Italia 27. La data dell’inaugurazione sabato 10 ottobre ore 17. Domeniche 18 e 25 ottobre ore 17 visite guidate: è gradita la prenotazione: 039.2893.202/214; cultura@comune.brugherio.mb.it.
Apertura straordinaria: lunedì 12 ottobre (Festa patronale) ore 10-12; 15-18. Apertura al pubblico: martedì – venerdì ore 15-18; sabato-domenica ore 10-12; 15-18.

Museo sempre aperto
Al di là della mostra F.a.T.A., il Museo di via Mameli è sempre visitabile; e il Cav. Galbiati in persona accompagna, previa prenotazione, i visitatori nel percorso.

Il Cav. Fermo, collezionista di collezioni dagli anni ‘50

Inaugurato nel 1950, il museo Miscellaneo Galbiati di Brugherio, che si trova in via Mameli, oggi rappresenta un “gioiello” per la nostra città, anche se, come dice il Cavalier Fermo Galbiati, classe 1924, fondatore del museo stesso, «ancora poco valorizzato». Il museo si sviluppa su tre piani e conserva una raccolta di più di 200 armi, regolarmente denunciate, del 1500; più di 200 biciclette, databili dal 1790 al 1950; una collezione di 350 organetti e fisarmoniche; una raccolta di oltre 250 fonografi e grammofoni, una vasta selezione di dischi con oltre diecimila pezzi e 400 “oggetti misteriosi” e attrezzi da lavoro; quadri; orologi di ogni forma e grandezza. Il museo allestisce mostre anche itineranti.
«Ho iniziato a collezionare oggetti all’età di 7 anni, spiega il Cavalier Galbiati, incominciando da piccole conchigliette e lumache di mare che ho trovato sulla spiaggia quando ero piccolo e da lì è nata la mia passione di collezionare oggetti di ogni genere. Quando tornai a casa preparai una bella vetrina per mettere in mostra le mie conchiglie e con le prime mancette incominciai ad acquistare oggetti di un certo valore». Ma l’oggetto più prezioso e caro del museo, per il signor Galbiati, è un mattone che il suo nipotino, all’età di sette anni, ha preso da un muratore che stava facendo dei lavori alla scuola materna. Tornato a casa con il mattone in mano, il nipotino, pensando che fosse un minerale prezioso, ne fece dono al nonno per il museo. Ma Fermo Galbiati ha un cruccio: «Il mio desiderio è quello di aprire le porte del mio museo ai bambini, ai ragazzi delle scuole per mostrare loro tanti oggetti di cui non immaginano neanche l’esistenza». Sicuramente il suo sogno si sta per realizzare perché la mostra è rivolta anche ai ragazzi delle scuole che per l’occasione svilupperanno il tema della mobilità sostenibile.

 

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