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Barista fiuta la truffa, 38enne di Monza denunciato a piede libero

Cronaca

Barista fiuta la truffa, 38enne di Monza denunciato a piede libero

Immagine di archivio dei Carabinieri di Brugherio. Foto di Raffaele Centonze

Un uomo sulla quarantina, italiano e ben vestito entra in un bar. È lo stereotipo del “bravo ragazzo di buona posizione sociale” di cui è facile fidarsi. Chiede di ricaricare la Postepay (operazioni che si esegue a mezzo contati), ma al momento di pagare il dovuto dice di avere dimenticato il portafogli in auto e, guarda caso, sparisce nel nulla. Stoffa da attore consumato e la buona fede degli ingenui completano il piano.
Questa volta, però, a un 38enne, avvezzo a questi “trucchetti”, non l’ha fatta. Il brugherese Hany Hayoub, titolare del Bar Gramsci, ha fiutato l’inganno quando – riferisce la stampa locale – l’uomo ha chiesto di ricaricare tramite carta di credito e non tramite contanti. Hayoub, allora si è offerto di accompagnare il “cliente” allo sportello Bancomat più vicino. Ad attendere l’uomo fuori dal bar un “amico” con l’auto accesa, che ha seguito i due per tutto il percorso fino allo sportello di piazza Roma, cercando di convincere il barista che fosse guasto.
Giunti sul luogo l’aspirante truffatore e il barista hanno discusso fino a che quest’ultimo ha chiamato i Carabinieri. Il 38enne di Monza è stato denunciato a piede libero per tentata truffa.

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