Politica
Bocciate le «proposte di risparmio» dei 5 stelle
Tre bocciature e un rinvio. È questo l’esito delle proposte portate dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Andrea Monachino, nella seduta del 13 marzo della commissione per il regolamento comunale. Le proposte, secondo i pentastellati, andavano verso un «incremento di trasparenza ed efficienza» del testo che regolamenta il Consiglio Comunale, e riguardavano in particolare la prima parte del regolamento.
No al gruppo misto
La prima modifica proposta da Monachino, bocciata dalla maggioranza, si riferisce al comma 6 dell’articolo 7, in cui viene indicato che i consiglieri comunali che intendano uscire dalla propria forza politica in consiglio, debbano farlo aderendo al gruppo misto, ma possano anche creare un gruppo a se stante a patto che il medesimo gruppo si sia anche costituito in uno nei due rami del parlamento. «La nostra modifica andava a rimuovere questo vincolo: perchè un nuovo gruppo che si potrebbe creare deve corrispondere ad un gruppo equivalente in parlamento? E se chi lo costituisce non si identifica con nessuna forza politica nazionale, e ha un’identità propria in quanto proveniente da una lista civica, perchè deve essere costretto ad aderire nel gruppo misto, dove potrebbe trovare consiglieri di opposte vedute politiche?» spiegano i 5 stelle sul proprio blog.
Spreco di carta
La seconda proposta riguardava invece la documentazione utile per lo svolgimento della conferenza dei capigruppo, attualmente fornita preferibilmente in formato elettronico. «Abbiamo chiesto di sostituire “preferibilmente” con la parola “solo”, innanzitutto per un problema di costi. Ma la nostra proposta è stata bocciata, giustificando la decisione con la motivazione che in molti preferiscono il cartaceo e così verrebbe negata una possibilità».
Convocazioni via email
Il terzo punto era inerente ai metodi di convocazione delle commissioni: Monachino ha proposto di modificare il regolamento imponendo all’amministrazione di inviare le convocazioni solo via PEC (Posta Elettronica Certificata), evitando il ricorso al fax o all’invio a domicilio tramite messo comunale, ma la proposta è stata bocciata con motivazioni analoghe alla precedente.
Commissioni in streaming
Infine, la commissione si è riservata la possibilità di riesaminare la proposta in materia di registrazione audio e video delle commissioni permanenti, argomento già portato in consiglio da Roberto Assi e bocciato dalla maggioranza. «Questa proposta rientra nel nostro concetto di trasparenza totale, visto che alcuni cittadini hanno segnalato come sia difficile e scomodo reperire e fruire dei verbali e dei materiali relativi alle sedute delle commissioni permanenti» è la versione del Movimento. «Per noi lo streaming sarebbe l’opzione ideale – spiega Monachino –. Le sale usate per le commissioni sono già attrezzate».