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La proposta di Vincenzo Panza: sportello lavoro, marketing territoriale e riduzione delle spese

Politica

La proposta di Vincenzo Panza: sportello lavoro, marketing territoriale e riduzione delle spese

In primo piano Vincenzo Panza e Domenico Annese, della lista Progetto Brugherio. Alle loro spalle Carlo Nava (movimento Uno sguardo oltre), Massimiliano Balconi (lista Per Brugherio) e Andrea Monachino (Movimento 5 stelle).

Vincenzo Panza entrava nella scena politica brugherese esattamente un anno fa. Era l’ottobre 2012 quando ufficializzava la propria candidatura a sindaco. Volto nuovo dello scenario cittadino, oggi è consigliere comunale insieme al compagno di partito Andrea Annese.

La sua lista civica “Progetto Brugherio”, spiega, «ha diversi punti di contatto con le altre liste presenti in minoranza, su tutte Per Brugherio e Uno sguardo oltre. Se avessimo iniziato a dialogare prima avremmo forse potuto presentarci insieme contando per quasi 3.500 voti».

Numeri da ballottaggio. «Invece, grazie alla frammentazione del centrodestra e ad un centrosinistra compatto – prosegue – la maggioranza può ad oggi dormire sonni tranquilli».

A tal proposito, come giudica finora l’operato della giunta?

Innanzitutto ne riconosco il merito a livello di dialogo, apprezzo molto l’impostazione che è stata data dal sindaco Troiano e che viene seguita dai suoi assessori. Allo stesso modo mi piace l’approccio propositivo nell’affrontare le problematiche e questa iniziale condivisione che spero venga mantenuta anche per il futuro. Ciò che è stato portato ad oggi all’attenzione del Consiglio ha rappresentato un “ponte” per passare dal commissariamento a un governo della città, più che una loro nuova proposta e proprio per agevolare la ripartenza della città con provvedimenti a carattere d’urgenza abbiamo votato quasi sempre a favore. Quando arriveranno proposte più progettuali le valuteremo con la massima attenzione.

Una politica di piccoli passi che avete sostenuto in campagna elettorale…

Esatto. Prevede, così come in una grande azienda, di scomporre un problema o un progetto e iniziare a mettere in atto le cose “facili” da realizzare senza dover aspettare di avere completato il progetto per poter partire con le iniziative. Solo così si inizia a dare un segnale alla cittadinanza e i servizi possono partire senza lunghe attese. Il sindaco ha mostrato di mettere in atto questa politica.

In che ambiti, al contrario, si aspettava di più dalla giunta?

È ingeneroso rispondere dopo pochi mesi di amministrazione e soprattutto dopo un anno e mezzo di commissariamento. La “rincorsa alle pezze” è difficile da giudicare. Ma confermo che mi sarei aspettato più tempestività in alcuni ambiti quali ad esempio l’emendemento sull’estensione dei tempi per la concessione di cronoprogramma sulla situazione del centro sportivo inclusa naturalmente la spinosa questione della piscina. Capisco che la problematica possa richiedere più tempo del previsto ma chiedere uno spostamento dei termini per la presentazione del cronoprogramma è come ammettere che non si conoscono nemmeno le questioni da affrontare e non si ha percezione di chi e quando le possa risolvere. Questo è stato per me un pessimo segnale.

Come sta lavorando Progetto Brugherio?

Siamo in Consiglio ma ci teniamo per ora fuori dalla bagarre, siamo entrati in punta di piedi, con l’umiltà di capire prima di giudicare. E poi affrontando gli argomenti senza remore. Partecipiamo attivamente a tutte le commissioni, approfondiamo tutti gli Ordini del giorno, emendamenti, mozioni, interrogazioni, al fine di esprimere un voto che si basi sull’analisi della problematica e non sul ruolo di opposizione, formulando naturalmente proposte.

Quali proposte possiamo aspettarci nelle prossime settimane?

Proposte su tre temi a noi cari in campagna elettorale. Sportello lavoro, marketing territoriale, revisione della spesa pubblica. Per il primo ho già avuto personalmente alcuni incontri con il sindaco e con l’assessore Borsotti per rivedere completamente la logica dello sportello. Ad oggi era stato istituito uno sportello lavoro affidato ad una società esterna che prevedeva logiche tradizionali di raccolta curricula. Oggi vorremmo proporre, come già espresso sul nostro programma elettorale, un qualcosa che stravolga la prospettiva e sia in grado di intercettare l’offerta di lavoro sul territorio, consapevoli che chiudendo domanda e offerta di lavoro sul territorio se ne ricavi un beneficio per tutti, lavoratori e imprenditori oltre ad offrire un beneficio sociale. Lavoreremo pertanto più lato Aziende che concentrarci sulla sola raccolta dei curricula.

E per il marketing territoriale?

Dal punto di vista commerciale la città si sta spegnendo giorno per giorno. È necessario pertanto rilanciare Brugherio attraverso iniziative che richiamino pedonabilità per le nostre vie. Siamo consapevoli che non sono sufficienti feste spot ma sia al contrario necessario sviluppare una vera e propria strategia di Marketing territoriale che preveda eventi di alto livello a basso costo con un programma di lungo periodo che richiami gente da fuori porta, sfruttando la vicinanza di grandi centri come Monza e Milano.

L’ultimo, suo cavallo di battaglia, il taglio delle spese.

Sì, la revisione della spesa pubblica. Che non è lo stipendio di sindaco e assessori. Sono sicuro che tra le pieghe degli oltre 35 milioni di euro del bilancio comunale si nascondano tante sacche di inefficienza e tante attività che possano essere rese più efficienti. Ogni centesimo risparmiato senza rinunciare ad attività, perché questo è lo scopo di tale analisi, è un centesimo in più che potrà essere reinvestito sul territorio o restituito ai cittadini con imposizioni minori.

In conclusione, come descriverebbe il clima nella minoranza?

È ormai evidente a tutti che in minoranza c’è chi fa opposizione a prescindere e chi prova ad analizzare e a risolvere i problemi della città. C’è chi dichiara che ci siamo venduti per un tozzo di pane ed è magari lo stesso che dichiarava, a valle della sconfitta elettorale, che sarebbe stato disposto a fare un’opposizione intelligente. Invece si ritrova a sostenere un’opposizione ideologica a prescindere. E giudica pure. Noi non ci schiereremo mai, da una parte e dall’altra, con la politica urlata, con quella politica che mira più a distruggere e ad alzare barricate che a dialogare e a risolvere i problemi della città. Ci troviamo in naturale sintonia con le altre liste civiche, ma ci piace dialogare con tutti. Uno dei nostri slogan in campagna elettorale era “dialogo con tutti, compromessi con nessuno!”. Ancora una volta vogliamo rimanere coerenti a questo.

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