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Il servizio dimezzato di Croce rossa? «È questione di risparmio, le patenti non c’entrano». Parla il presidente Cri

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Il servizio dimezzato di Croce rossa? «È questione di risparmio, le patenti non c’entrano». Parla il presidente Cri

«Mettiamo in ordine le cose, perché la certificazione cqc per gli autisti della Croce rossa non è certo un problema. La questione è diversa». Parole di Angelo Saccomano, presidente della sezione brugherese della Cri.

Il riferimento è a quanto emerso nel Consiglio comunale di lunedì 22 (clicca qui per leggere l’articolo relativo), durante il quale l’assessore ai servizi sociali Miriam Perego ha presentato una delibera con la quale ha ottenuto la modifica degli accordi con Croce rossa, in scadenza il 31 agosto.

Lo svilupparsi del dibattito in aula ha fatto apparire la necessità della certificazione cqc come la principale responsabile della modifica dell’accordo. «Ma non è così», spiega Saccomano.

«Fino a qualche giorno fa – racconta – garantivamo al Comune 2 pulmini disponibili tutto il giorno, ciascuno con un autista e un accompagnatore, che il Comune poteva usare come riteneva opportuno». Per lo più, precisa, erano utilizzati per l’accompagnamento di persone a ospedali e case di cura per diverse terapie.

«Oltre a questo accompagnavamo anche a scuola i ragazzi con disabilità, ma si tratta di un’attività per noi marginale sia economicamente che per il tempo che ci richiedeva». Così, quando due mesi fa gli uffici comunali hanno comunicato lo scorporo dell’attività di accompagnamento degli studenti «per la mancanza della certificazione cqc», prosegue il presidente, «ne abbiamo preso atto, non ci abbiamo neanche pensato troppo. Ci spiaceva solo che ragazzi con difficoltà dovessero cambiare accompagnatori. Anche se, approfondendo in seguito la questione, ho scoperto che agli autisti di Croce rossa basta e avanza la loro patente per effettuare quel servizio. Forse gli uffici comunali hanno preso un granchio».

Angelo Saccomano, presidente di Croce rossa Brugherio

Ma allora, dov’è il problema? «Il problema è che il Comune non ha a disposizione i fondi da noi richiesti per garantire il resto, cioè il servizio di 2 pullmini con 2 autisti e 2 accompagnatori. La cifra che abbiamo chiesto al Comune era più bassa di quella dello scorso anno (quando era di 185mila euro), anche perché la richiesta di servizio è inferiore nelle ore e nel personale: ci sarà 1 accompagnatore in meno».

Saccomano non intende polemizzare: «Purtroppo se non ci sono i soldi non è colpa di nessuno. Io ho provato a ridurre al minimo la richiesta, abbassandola del 20% e rinunciando agli ammortamenti per l’uso dei mezzi. Ma ancora non è stato sufficiente, al Comune mancavano 8mila euro e quindi non ha accettato».

La conclusione: alla Croce rossa brugherese sono stati assegnati 60mila euro e richiesta la disponibilità di 1 pulmino e 1 autista. Il secondo pulmino con autista e accompagnatore sarà affidato a una cooperativa ancora da individuare. Questo vale fino al 31 agosto 2014, quando tutto potrà essere ridiscusso.

«Davvero, non voglio fare polemiche – tiene ad aggiungere Saccomano -, anche perché è quasi tutto accaduto prima che l’attuale giunta si insediasse. Però non raccontiamo che il problema sono le patenti. La scelta del Comune di risparmiare su questo servizio è per me da rispettare, poi si può condividere o meno. Spero solo che individuino un’azienda valida, in regola e che lavori bene. Le gare al ribasso non fanno bene a nessuno».

Due dei tre dipendenti Cri che svolgevano il servizio sono stati ricollocati, dunque non perderanno il lavoro. Per il terzo, spiega Saccomano, si sta tentando di trovare un’alternativa, «magari qualche ente o Comune limitrofo ha necessità di un servizio simile».

L’assessore Miriam Perego e il sindaco Marco Troiano hanno annunciato nei prossimi giorni una nota scritta per fare chiarezza sull’argomento.

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