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Il Brugo lancia un appello ai cittadini: «Non fidatevi di chi vi chiede soldi a nostro nome». Presunti volontari si aggirano in città

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Il Brugo lancia un appello ai cittadini: «Non fidatevi di chi vi chiede soldi a nostro nome». Presunti volontari si aggirano in città

Un appello accorato lanciato ai cittadini brugheresi dalla Cooperativa sociale Il Brugo per segnalare la presenza in città di “presunti volontari” che avanzano richieste di denaro, agli esercenti e ai privati, in nome e per conto della realtà di via Oberdan.

Nata nel lontano 1986 con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità delle persone diversamente abili, oggi Il Brugo rappresenta un punto di riferimento per molte famiglie del territorio brugherese e non solo. La Cooperativa più volte ha ribadito in diverse occasioni «che non ha mai chiesto sostegni economici porta a porta o attraverso telefonate fatte ai privati».

«Oramai da diverso tempo, sia commercianti sia privati cittadini, ricevono telefonate o visite da parte di presunti incaricati che a nome della Cooperativa e con svariate motivazione, chiedono offerte in denaro o merci – segnalano con disappunto i responsabili della Cooperativa Il Brugo -.  Desideriamo pertanto precisare che, in nessun momento e in nessuna forma abbiamo mai attribuito l’incarico a delle persone che collaborano con noi di raccogliere fondi, offerte e in generale di chiedere denaro o merce. Invitiamo quindi tutti coloro che dovessero essere contattati da questi “presunti volontari” di avvisare immediatamente l’autorità pubblica. La Cooperativa Il Brugo – concludono i responsabili – nell’arco della sua storia, più volte è stata beneficiata dalla generosità dei cittadini brugheresi e ricordiamo che le uniche forme di sostegno economiche utilizzate sono le donazioni volontarie versate direttamente alla Cooperativa e la destinazione del 5 per mille  nella dichiarazione dei redditi». Davanti a situazioni poco chiare  dunque il consiglio è quello di chiamare direttamente la Cooperativa di via Oberdan allo 039-2871881 o contattare la Polizia locale o la centrale dei Carabinieri.

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