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L’idea del Movimento 5 Stelle: «Smart city e decisioni ai cittadini»

Politica

L’idea del Movimento 5 Stelle: «Smart city e decisioni ai cittadini»

Andrea Monachino

La votazione, pubblica e trasparente come tipico del Movimento, è stata quasi all’unanimità. Il candidato sindaco 5 stelle è Andrea Monachino, con 32 preferenze su 44 votanti. Nuovo alla politica, senza mai aver avuto tessere di partito. Ragioniere classe 1974, era il favorito e la distribuzione dei voti lo conferma. Secondo dietro di lui è infatti Giordano Carramone con 7 voti, terzo Biagio Catena Cardillo con 4, quarto Carlo Rodio con 1 voto.

La votazione, avvenuta venerdì sera con i criteri di “democrazia diretta” del Movimento, ha individuato anche i candidati consiglieri comunali.
Tra questi, i più votati (i numeri sono superiori ai votanti a causa dei diversi criteri di preferenza utilizzati), si trovano Luca Giolitto con 56 voti, Marco Fumagalli con 51, Essam Lababidi con 47, Giuseppe Di Liddo con 46, Stefanna Kybalova con 44, Maira Cicuttin con 41.

Andrea Monachino, perché si è candidato, cosa vuole cambiare di Brugherio?

Io personalmente non voglio cambiare nulla. Ma noi, come Movimento 5 Stelle, vogliamo creare proposte e presentare progetti che siano realmente condivisi dai cittadini, non vogliamo calare nulla dall’alto. Utilizzeremo piattaforme online per coinvolgere i cittadini nelle decisioni, qualunque cosa deve essere condivisa. Stiamo anche pensando a qualche piattaforma che coinvolga i cittadini che non utilizzano la rete, ma non dimentichiamoci che siamo un movimento nato in rete e per noi è fondamentale.

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

È stata una decisione che è maturata nel gruppo. Io non ho ambizioni personali. Il mio attivismo sarà sempre lo stesso, da potenziale sindaco, a consigliere o anche da semplice cittadino. Due caratteristiche che senza dubbio penso siano fondamentali sono l’etica e la trasparenza.

Quali saranno i punti fondamentali del vostro programma?

Premesso che il nostro programma è sempre in movimento, su alcuni punti come rifiuti, energia e trasparenza della macchina comunale siamo già a buon punto. Sulle altre cose stiamo completando, facendo il giro delle associazioni ed ascoltando tecnici ed esperti. Vogliamo ascoltare tutti. Due cose che proporremo saranno i referendum e i bilanci partecipativi. Il 5 aprile alle 21, in Sala Consigliare, presenteremo ai cittadini i programmi e la lista.

Parlate spesso di riduzione dei costi della politica. In che modo pensate di farlo a Brugherio?

Di sicuro non vogliamo licenziare nessuno, quello che vogliamo fare è ottimizzare le risorse che già ci sono. Per esempio dislocando al meglio il personale e i collaboratori a disposizione dei vari dirigenti.

Alcuni punti concreti su questioni energetiche ed ecologiche?

Senza dubbio uno degli obiettivi è quello di incrementare il più possibile la creazione di impianti fotovoltaici. Poi guardiamo a vari progetti, come il progetto Esco che considera i temi dell’efficienza energetica, riadattando e aggiornando gli edifici al fine di risparmiare dal punto di vista energetico. Oppure il progetto Lumierè, della società Enea, che prevede la sostituzione delle lampadine dei lampioni con dei led, e l’installazione su ogni palo di un’antenna wi-fi che può aiutare a gestire servizi pubblici come le colonnine delle fermate degli autobus. Il tutto in direzione del concetto di smart city, per migliorare al meglio la qualità della vita dei cittadini.

Per quanto riguarda il Centro Sportivo come pensate di muovervi?

Anche per questa questione, che ha un importante grado di rilevanza, vorremmo applicare il bilancio partecipativo. Penso che sia giusto che i cittadini abbiano voce in capitolo per decidere un investimento così importante. A breve avremo un incontro con il commissario Nuzzi e questa sarà la prima domanda che le faremo. Vogliamo capire come il Comune sta pensando di muoversi, noi intanto stiamo vagliando varie possibilità. A noi piacerebbe che la gestione della piscina tornasse in mano ai cittadini brugheresi.

Pensate ad alleanze con qualche lista civica?

Assolutamente no. Qualcuno ha provato a contattarci ma non pensiamo ad alleanze. Siamo aperti solo ad alleanza a posteriori, ma su punti in linea col programma.

Nel primo incontro c’erano circa 50 partecipanti, alle nazionali avete preso il 25%. 44 votanti nelle votazioni per il candidato sindaco non sono pochi?

Se pensiamo che un anno e mezzo fa eravamo in dieci, 44 persone per noi sono un evento eccezionale. Hanno partecipato 44 persone che non sono state costrette, utilizzando un metodo nuovo e innovativo, non mi sembrano poche. I presenti poi erano di più, ma non tutti avevano i requisiti per votare, requisiti che sono stati decisi a maggioranza e pubblicizzati per tempo. Stiamo utilizzando un metodo nuovo e innovativo, senza dubbio abbiamo bisogno di farlo conoscere di più, ma ci stiamo lavorando.

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