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Fida, nati in garage e ora presenti in tutta Italia. Come cambia l’azienda fondata da Gino Quadrio

Cronaca

Fida, nati in garage e ora presenti in tutta Italia. Come cambia l’azienda fondata da Gino Quadrio

Nella crisi, ci sono aziende che in città hanno trovato una personale strategia per resistere. Le raccontiamo, qui e nei prossimi numeri. Se conoscete qualche impresa che è interessante raccontare segnalatecelo: email info@noibrugherio.it – whatsapp 389.8221145

L’officina della Fida in via Volturno

C’è da esserne sicuri: almeno un oggetto realizzato dalla Fida l’abbiamo visto tutti. Probabilmente senza sapere che era stato ideato, progettato e costruito a Brugherio.

Come ad esempio alcuni totem digitali di Expo Milano 2015. Oppure 500 monitor in 80 stazioni di Ferrovie Nord e 2.500 in 62 stazioni delle Ferrovie italiane, tra Centostazioni e GrandiStazioni. E ancora, 1.000 indicatori da binario. Infine, citando forse il prodotto più noto di un elenco lunghissimo, l’insegna gialla e blu che si trova davanti a tutti i 14mila uffici postali d’Italia.

«È uno dei lavori che ricordiamo con piacere – afferma Simone Quadrio, amministratore delegato di Fida – anche perché lo abbiamo realizzato dall’inizio alla fine, dall’idea creativa alla rifinitura».

L’avventura di Gino

I primi passi dell’azienda sono nel 1961, in un garage di Brugherio. Dove Gino Quadrio e i suoi 4 fratelli avviano un’officina di carpenteria metallica. Si specializzano nella meccanica di precisione e diventano un’industria. È il 1995 quando nasce ufficialmente Fida, Fabbrica Italiana Distributori Automatici.

Simone Quadrio, amministratore delegato della Fida

La principale attività è infatti la realizzazione di macchine automatiche per la distribuzione di cibo e bibite. Una competenza che li porta, «in un’evoluzione naturale» afferma oggi Simone Quadrio, a spostarsi nel mercato degli arredi urbani, della segnaletica pubblica e degli impianti pubblicitari.

«Fino al 2010 – racconta – ci occupavamo di tutta la filiera del prodotto: dall’ideazione alla progettazione al taglio della lamiera alla verniciatura e alla finitura». Poi, prosegue, «abbiamo venduto l’officina con i macchinari, trasferendo il personale, così da poterci concentrare sull’innovazione». Fino a qualche anno fa, infatti, «il guadagno, la marginalità, era sui risparmi nella produzione. Oggi si è spostato sulla ricerca e sull’innovazione che riducono tempi e costi di realizzazione. Proprio per questo, nei due anni passati abbiamo assunto 3 persone nell’ufficio tecnico».

 

Forza familiare

È la strada che ha consentito di sconfiggere il fisiologico calo degli ordinativi «che è stato forte dal 2009 al 2013. Siamo sopravvissuti alla crisi – aggiunge – perché siamo un’azienda familiare e di tradizione familiare. Mio padre e i miei zii l’hanno fondata, io con i fratelli la gestisco».

Quando sono stati necessari dei tagli, prosegue, «abbiamo iniziato da noi, dagli emolumenti che prendevano i familiari. Non abbiamo chiesto sacrifici economici ai dipendenti, eliminando piuttosto tutti i nostri benefit come ad esempio le auto aziendali».

Questo ha consentito, ammette, di «sopravvivere. Sembra che adesso dei segnali di ripresa si vedano. Lo dicono i dati macroeconomici, ma anche l’arrivo di qualche nuovo cliente, nuove richieste. E i tempi dei fornitori che si allungano: sono un indicatore infallibile, significa che anche loro hanno più lavoro».

 

Imprenditoria e incoscienza

Fida oggi lavora per il 60% in Italia e per il 40% all’estero, in Europa e Medio Oriente. È presente in quattro mercati: il digital signage, cioè gli schermi pubblicitari; la public information con led, come ad esempio i tabelloni che comunicano orari e ritardi dei treni; la visual communication, cioè l’allestimento di grafiche; la custom engineering, vale a dire prodotti speciali pensati su misura, come impianti di illuminazione per grandi ambienti quali aeroporti e stazioni.

Ha 48 dipendenti e punta anche su «un incosciente spirito imprenditoriale – afferma Quadrio sorridendo -. Quello che anche nella crisi ci ha spinto a investire su prodotti innovativi. Come i pannelli led per la segnaletica nelle stazioni. Abbiamo iniziato a progettarli nel 2014 e oggi iniziano a dare i primi risultati».

Fida non perde l’attitudine da pionieri del garage dei fondatori, i fratelli Quadrio. E uno spirito da impresa familiare dove le soddisfazioni, conclude l’amministratore delegato, «le dà anche un dipendente che, andando in pensione dopo 43 anni di lavoro, ti stringe la mano e ti ringrazia. È un gesto che ripaga di tante fatiche».

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