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Noi Brugherio

Ecuador, con la fede un raggio di gioia nel carcere minorile

Comunità Pastorale

Ecuador, con la fede un raggio di gioia nel carcere minorile

suor maria rosa biraghi

di Roberto Gallon

Suor Maria Rosa Biraghi è missionaria in Ecuador. Come gia riportato da Noi Brugherio attualmente è a Esmeraldas, sull’oceano Pacifico non lontanissimo dal confine con la Colombia, zona che nella primavera 2016 è era stata colpita da un devastante terremoto.

Anche i carcerati sono il futuro dell’Ecuador
«Come ogni venerdì sono stata in una casa di correzione per i giovani fino ai diciotto anni» racconta la suora missionaria brugherese. «Vado insieme al parroco della parrocchia e annunciamo la parola di Dio ai ragazzi, perché anche loro sono l’avvenire del domani. Così abbiamo fatto ad esempio anche lo scorso Natale».

Quattro battesimi celebrati in carcere e permessi speciali
Quest’anno, prosegue la religiosa, «la festa è stata proprio solenne, perché quattro di questi giovani hanno ricevuto il battesimo dopo più di quattro mesi di preparazione. Hanno celebrato due sacerdoti, un seminarista ed i canti sono stati accompagnati con la chitarra dalle signore del gruppo caritas della parrocchia. Hanno avuto un permesso speciale per entrare nel carcere e hanno preparato anche dei manicaretti da condividere. La gioia si vedeva a fior di pelle in tutti. Erano presenti oltre ai padrini anche i genitori dei battezzati».

In Mozambico le feste povere e buone come i pastori
Suor Maria Rosa, ricorda poi i Natali che aveva trascorso in Mozambico dove aveva svolto la missione prima di arrivare in Ecuador. «A Natale pioveva sempre perché era il tempo delle piogge e lo passavo in foresta con gli operai che lavoravano nelle piantagioni di “cagiù”. Si fermavano solo per il tempo che durava la Messa. Lì regnava la “santa povertà” di san Francesco. Ho benedetto i tempi in cui si stava male, ma si viveva meglio, intendo dire in cui si gustava la vera pace del Natale con la gente semplice e buona come i pastori».

La paura del terremoto
Conclude la missionaria comboniana. «Tra un terremoto ed un altro andiamo avanti. Certo la gente ha paura. Anche ultimamente abbiamo avuto per tre giorni e tre notti scosse forti 5.9 gradi richter qui ad Esmeraldas. Ad Atacames, vicino a noi, sono cadute parecchie case. Che il Signore ci dia la Sua mano e ci accompagni come ha fatto finora».

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