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Scadenze e rinnovi, il Revisore unico delle Farmacie è un caso: «Possibile nullità degli atti». Il Cda: Agito da statuto

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Scadenze e rinnovi, il Revisore unico delle Farmacie è un caso: «Possibile nullità degli atti». Il Cda: Agito da statuto

logo farmaciaC’è un problema relativo al Revisore unico delle Farmacie comunali? Sì, secondo Bpe e X Brugherio. No, secondo il Presidente del Cda dell’azienda.

Bpe: Il limite massimo sono 45 giorni di proroga
Secondo quanto sottolinea Brugherio Popolare europea, partito rappresentato in Consiglio comunale da Roberto Assi, l’incarico del Revisore unico delle Farmacie “potrebbe essere scaduto da più di un anno. La nomina avvenne infatti l’8 agosto 2012, su scelta del Commissario prefettizio e la scadenza del mandato era fissata per il 30 giugno 2015”. La legge, aggiunge Bpe, “fissa un limite massimo alla proroga dell’incarico in quarantacinque giorni” e quindi “il revisore unico delle Farmacie comunali sarebbe scaduto dal mese di agosto 2015”. La polemica, secondo il partito politico che parla di “dimostrazione di incompetenza della giunta Troiano” non è solo politica o sulla base dei cavilli. In quanto la mancata nomina “sancirebbe come effetto la nullità degli atti compiuti durante la prosecuzione di fatto del mandato scaduto”, tra cui sono inclusi le votazioni dei Bilanci presentati in Consiglio comunale.

Alberto Brambilla: abbiamo agito secondo lo statuto
Per il Presidente del Cda delle Farmacie comunali brugheresi, Alberto Brambilla, la questione non si pone neppure. Rimanda infatti allo statuto dell’azienda, secondo cui il Revisore “resta comunque in carica fino alla nomina del nuovo Revisore Unico”. L’attuale professionista incaricato di controllare i conti dell’azienda sarebbe quindi a pieno titolo nelle facoltà di svolgere il proprio compito.

X Brugherio: La nomina deve essere del Consiglio
Tesi non condivisa da Massimiliano Balconi, rappresentante della lista X Brugherio e presidente della commissione bilancio. «Uno statuto – afferma – non può superare la legge, che parla di prorogabilità di soli 45 giorni». La sua posizione è però più morbida rispetto a quella di Bpe in merito ai documenti approvati: «Ritengo che, trattandosi di una “azienda speciale”, gli atti finora approvati non siano automaticamente nulli, ma eventualmente “annullabili” in caso di ricorsi. Il che è comunque grave». Il piano della scadenza della nomina, per Balconi, è anche politico: «Questo revisore – conclude – per quanto bravo o meno, è stato scelto dal Commissario. Significa che, dal 2012, il Consiglio comunale non nomina il controllore delle farmacie. Sarebbe il caso che la questione entrasse in aula».

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