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Lo scultore Setti primo al traguardo

Cronaca

Lo scultore Setti primo al traguardo

Ha vinto il primo premio lo scultore e pittore brugherese Mario Setti. Ha partecipato, con la sua opera dal titolo “Dentro la vittoria”, all’ottava edizione della mostra-concorso “Monza1: il parco e l’autodromo”. Indetta dall’associazione Scuola di Pittura Alessandro Conti di Monza, si è svolta dal 2 al 4 settembre presso la Sala espositiva Urban Center di Monza, in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1.

Tanta emozione durante la premiazione
La premiazione è avvenuta domenica 4 settembre e l’artista con grande sorpresa ed emozione ha accolto la notizia.
«Sono un designer e ho un’azienda di progettazione di espositori e arredi in città – racconta -, però sono da sempre scultore. Da ben 60 anni». Setti ha una formazione artistica conseguita all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e ha «portato avanti la mia passione per la scultura utilizzando diversi materiali: dal legno ai metalli fino alle materie plastiche e resine. Sono emozionato e questo mi sprona a continuare a coltivare la mia passione». Setti è nato a Milano, ma vive e opera prevalentemente a Brugherio. È un creativo a tutto campo. Un creativo che spazia dal design, all’architettura, dalla grafica alla scultura, lavorando nel campo della progettazione di espositori ed arredi.

Una Ferrari di resina e metallo
L’opera vincitrice è «un’autovettura di Formula 1, la Ferrari 2016, che sfonda una bandiera a scacchi. I materiali utilizzati sono una resina dipinta e un metallo particolare. Le misure dell’opera sono: 100 per 100, un metro per un metro e ha tre livelli con una profondità di 6 cm». Il premio che si è aggiudicato l’artista Mario Setti consiste nella possibilità di realizzare una mostra personale alla Biblioteca San Gerardo il prossimo anno.

“Originalità fumettistica”
La motivazione che la giuria ha dato per l’opera dell’artista: “Il quadro integra linguaggi diversi ma omogeneizzati dai pochi colori e dalla freddezza dei materiali. Il senso compositivo e l’inquadratura sono inusuali ed originali e includono il soggetto in una narrazione a tratti quasi fumettistica, interagendo con diverse forme e tecniche espressive, che introducono perfino la parola scritta, in una elegante armonia, sobria e mai scontata”.

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