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Lavoro e legittima difesa: ecco le sottoscrizioni politiche

Comune

Lavoro e legittima difesa: ecco le sottoscrizioni politiche

di Eleonora Fraschini

In Comune, al momento, è possibile aderire alle raccolte di firme che riguardano tre diverse iniziative politiche di livello nazionale. Le firme si raccolgono presso l’Ufficio segreteria il lunedì, martedì e giovedì dalle ore 9 alle 12,30; il mercoledì dalle ore 9 alle 12,30 e dalle ore 14,30 alle 19; il venerdì dalle ore 9 alle 12,15.

Referendum per i lavoratori
Una raccolta di firme è promossa dalla Cgil e chiede l’istituzione di un referendum per abrogare: le norme che limitano le sanzioni e il reintegro in caso di licenziamenti illegittimi; il lavoro accessorio (attività lavorative di natura occasionale retribuite con i voucher) e infine le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti. Il termine per firmare è il 21 giugno: sono necessarie a livello nazionale 500.000 firme perché sia indetto il referendum.

Due proposte di legge
Le altre due raccolte di firme invece hanno per oggetto proposte di legge di iniziativa popolare: è un procedimento che permette di presentare al Parlamento un progetto di legge che sarà poi discusso e votato dai parlamentari. Entrambe richiedono 50.000 firme per essere accolte. Non si tratta dunque, come in alcuni casi è stato erroneamente segnalato sui media, di un referendum su questi argomenti. La prima proposta, sostenuta dalla Cgil, promuove la “Carta dei diritti universali del lavoro, nuovo statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”, presentata il 18 gennaio da Susanna Camusso. La Carta vuole preservare i “diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti i lavoratori, perché inderogabili e universali”. Il termine per firmare è il 16 settembre 2016.

Proposta di legge per la legittima difesa
La seconda proposta di legge è promossa da Italia dei Valori e propone “Misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima”. Il volantino diffuso dai promotori sintetizza in tre punti la proposta di legge: “aumento delle pene da 2 a 6 anni per la violazione di domicilio; nessun risarcimento a chi viene a rubare a casa nostra in caso di difesa; nessun reato e condanna per chi si difende a casa propria dai ladri e delinquenti”. La scadenza per firmare è il 27 maggio.

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