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Nuovo allarme truffe anche dal benzinaio

Cronaca

Nuovo allarme truffe anche dal benzinaio

Dieci casi «fanno pensare che sia il caso di allertare i cittadini». Così il comandante della Polizia, Pierangelo Villa, esordisce raccontando un raggiro messo in atto da persone spregiudicate alla pompa di benzina. La tecnologia dei distributori automatici, aggiunge, «è utile e spesso fa risparmiare», ma «come tutte le cose nuove, deve essere capita. Altrimenti, c’è chi se ne approfitta». La dinamica si ripete spesso: una persona pensa di trovarsi di fronte a un malfunzionamento del macchinario. Il giorno successivo, nell’orario di apertura chiede spiegazioni al benzinaio, che non rileva anomalie.

Videocamere e rimborso
Allora entra in gioco la Polizia che, analizzate le registrazioni video dell’area, scopre la verità: una truffa dell’automobilista che si trovava accanto alla vittima. «Della decina di casi affrontati, otto si sono conclusi con la restituzione del maltolto» spiega Villa, aggiungendo che i colpevoli erano per lo più uomini di mezza età (qualcuno fermato più di una volta, il che solleva il sospetto che ci siano “professionisti” del caso). L’entità del raggiro è di poche decine di euro, e spesso alla restituzione vengono ritirate le querele, ma comportano un lungo lavoro investigativo: la visione dei filmati, l’individuazione delle targhe, dei guidatori, il rintracciamento.

Tre tecniche principali per una fregatura
Sono soprattutto tre le dinamiche più frequenti nelle quali la distrazione si unisce alla truffa. Nel primo caso, l’automobilista non si accorge che una delle banconote è stata rifiutata dalla macchinetta, si dirige alla pompa e chi è dopo di lui se la infila in tasca. Nel secondo, l’automobilista inserisce il denaro e dimentica di premere il tasto corrispondente alla pompa che vuole utilizzare, dirigendosi direttamente all’auto. Chi gli è accanto ne approfitta, sceglie il proprio dispositivo e sottrae la benzina. Nel terzo, in caso di importo inserito maggiore rispetto alla benzina erogata, la vittima dimentica di ritirare il ticket con il credito residuo, che viene preso dal successivo utente, il quale se ne appropria. Il consiglio del comando, quindi, è «occhi aperti ed effettuare tre verifiche: che le banconote vengano accettate tutte, premere il pulsante della pompa corrispondente, non dimenticare lo scontrino».

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